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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Pandorum (2009)

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D a tempo volevo rivederlo. Rispecchia tutto quello mi aspetterei da un buon prodotto di fantascienza: mistero, azione e sangue. Questa seconda visione conferma tutto quello che di buono mi era rimasto, anche se avevo dimenticato una parte del finale. E che finale! Voto 6,5 #pandorum  

Starlet (2012)

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A ncora Sean Baker, ancora meraviglia. Che bel cinema il suo. Stavolta ci racconta dell’incontro tra una giovane ragazza ed una signora molto anziana, con un tatto particolare, quasi minimale ma sempre coinvolgente. Si sta lì, quasi partecipi come un passante qualsiasi che si trova involontariamente ad incrociare dei gesti, degli sguardi, delle azioni quotidiane senza importanza di minuscoli esseri in uno sconfinato palcoscenico. Il regista poi, seppur usando quasi sempre i soliti attori riesce comunque a renderli adatti alla sua missione quasi a ricordarci che in fondo la vita è una recita ben riuscita. Che bell’autore che ho scoperto. Voto 6,5 #seanbaker #starlet  

The Watcher (2022)

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A bnorme stronzata mascherata come seria. Scrittura idiota, personaggi idioti, avvenimenti idioti che si susseguono imperterriti fino alla fine.. I protagonisti poi, resi come dei perfetti idioti. I misteri svelati senza arguzia ma “perché me l’ha detto lui!”, tutto così, senza un minimo di suspance. Unica cosa che si salva… i vestiti dei protagonisti, impeccabili, di classe, motivo comunque di ridicolaggine. Ma come si può perdere tempo così? Robaccia tipicamente alla Netflix. Voto 4  

Tangerine (2015)

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A ltro magnifico lavoro di Sean Baker, regista indie americano. Questo Tangerine racconta la giornata travolgente di una transgender ed un tassista armeno. Le loro storie si intrecciano svelando quel degrado intriso però di umanità e sentimenti veri. Fa da sfondo una Los Angeles definita proprio nel film come “una bellissima bugia confezionata”, un luna-park pieno di contraddizioni. Uno stile registico appagante, dove la drammaticità della vita viene narrata con quel distacco positivo, ma molto coinvolgente, fatto di persone alla deriva sempre rese in modo divertente ed ironicamente reali. Voto 7 #tangerine #seanbaker  

Red Rocket (2021)

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D eliziosa commedia “scomoda” a tinte drammatiche. Mi piace il regista Sean Baker, che dopo il bellissimo Un Sogno Chiamato Florida ci apre un’altra finestra critica al “sogno americano” con una storia di gente sempre ai margini della società alle prese con i soliti problemi di sopravvivenza ed alienazione. Qui le vicissitudini di un attore porno caduto in disgrazia che torna nella propria città di origine. Tutti i personaggi sono particolari e nel loro piccolo divertenti, ma respirano di quel realismo prettamente estremo che atterisce. Grandissimo l’attore protagonista Simon Rex, poco conosciuto ma di grande bravura. Questo è il cinema indie che adoro. Voto 7 #seanbaker #redrocket

Becky (2020)

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B analmente un esercizio di stile fine a se stesso. Vuoto, efferato, non proprio divertente . Senza alcuna motivazione plausibile si spinge sempre più nel gore, ma senza la maestria e l’efficacia del genere. Un allenamento per il regista ma niente di nuovo per lo spettatore. Unica nota di merito l‘azzeccatissima piccola protagonista Lulu Wilson. Voto 5 #Becky #LuluWilson  

Inexorable (2021)

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M a quanto è urticante Fabrice Du Welz. In questo Inexorable c’è tutto il suo stile, pur essendo prettamente un thriller mi ricorda molto il bellissimo horror Calvaire del 2004, che rimane tra i miei preferiti. Riesce a rendere le situazioni normalmente fastidiose in quel modo realmente fastidioso senza quella “finzione” tipica dei meccanismi filmici. Poi ad un certo punto arriva la botta, ma non è quella che ti fa sobbalzare o inorridire, ma lievemente ti disturba, accarezzando quei meandri inconsci che risvegliano pruriti che non si pensava minimamente di ritrovare oppure addirittura scoprire. Una vera maestria ed originalità del regista. Voto 6,5 #FabriceDuWelz #inexorable  

Mancino naturale (2021)

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M i sono incuriosito sul tema del film visto che mi tocca da vicino. Pensavo avesse totalmente un altro atteggiamento a riguardo, invece l’argomento viene trattato tipo favoletta, con scene troppo caricate e scontate, tipo la sagra del “volemose tutti bene”. La Gerini poi, sarà forse un mio limite, ma qui, e come spesso, mi risulta molto “macchiettosa”, anche nelle scene intense, drammatiche, sembra sempre che poi se ne esca con un “famolo strano” per quanto è caricata. Peccato, speravo fosse un film di critica verso l’ambiente calcistico giovanile invece risulta il solito filmetto di finti buoni sentimenti. Voto 5  

The Innocents (2021)

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C osa succede quando non vediamo i nostri bambini? Una storia che si avventura nel loro sottomondo, con fantasia cruda ed anche spietata. Quasi un Chronicle (film del 2012) però in salsa fanciullesca senza mai però cadere nell’estremo, sempre con delicatezza e raffinato uso dei dettagli, quasi a cogliere il pensiero e l’intimità dei protagonisti per una resa sincera e onesta. Ottima pellicola norvegese che diventerà sicuramente un cult. Consigliatissimo. Voto 7  

Speak no evil (2022)

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C e ne sarebbe da parlare di questo film. Tematicamente molto fastidioso, scorre sotto pelle, crea disagio, infastidisce ed arriva insorabile a sconvolgere completamente quei valori sociali, quel rispetto verso il prossimo che sono la base della vita comune. Il regista gioca in modo diabolico e cinico, vuole scuotere lo spettatore imbambolato da un sonno perenne. Per tutto il film usa una musica religiosamente inquietante che preannuncia chissà quale tragedia, che forse avverrà o che già era avvenuta. Arriva il finale, che spiazza completamente, pone degli interrogativi ed è fondamentalmente un monito per il pubblico, un incitamento ad una reazione a questa società in balia delle proprie debolezze. Lo avete voluto voi e queste sono le conseguenze. Voto 7 #speaknoevil #ChristianTafdrup  

Beast (2022)

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P er intrattenere, intrattiene, ma in quel modo così delicatamente scontato e garbato che quasi infastidisce. Soliti cliché e soliti comportamenti esagerati dei personaggi fatti passare come indispensabili ma che danno alla storia quella finzione stonata nel contesto narrato. Voto 5,5 #IdrisElba #beastthemovie

Non siamo soli (2022)

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S embra un episodio brutto, dilungato e pretenzioso di Ai Confini Della Realtà. Già il titolo fa presagire quello che poi accade, molto tardi ed immotivatamente, quindi nulla di sorprendente. Purtroppo poi i personaggi sono quasi tutti caricaturali e ridicolizzano quel poco di serio che accade. Un film che soffre, non si capisce cosa voglia essere perché passa dal dramma alla fantascienza di serie B fino al finalone con musica banalmente citazionale da far spegnere la tv all’istante. Bruttino veramente. Voto 5  

Only the animals (2019)

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C ome non farsi prendere da un film così? Una storia così attuale e reale da sembrare inverosimile. Bellissima la regia che gioca su questo mistero, sviluppato in una struttura scenica a fasi, ognuna dedicata ad un personaggio. Si svela così la crisi esistenziale di tutti, la ricerca di quel qualcosa che se anche arriva sfugge inesorabilmente. Una catena di avvenimenti resi con la tipica desolazione di questa società sempre più sola e stanca. Voto 7  

Black Box - La scatola nera (2021)

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U n giallo vero, roccioso, fatto con tutti i crismi. Il mistero ti accompagna senza mai lasciarti. Attori fantastici. Come spesso, i francesi sanno come si crea una narrazione ben dosata e senza orpelli inutili. Ottimo intrattenimento per chi ama il genere giallo-thriller. Bel finale per niente scontato. Voto 7 #blackbox  

Lavoro a mano armata (2020)

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M ini-serie di ottima fattura. Il mattatore è Eric Cantona, che dopo il calcio si è dato alla recitazione riuscendo peraltro molto bene. Sei episodi, sei situazioni, sei svolte nella storia. Il passare del tempo forse non è ben sviluppato, sarebbero stati necessari almeno altri due episodi per dare più credibilità agli eventi. Un tema, quello della disoccupazione, visto da angolature prettamente crime. Mi ha piacevolmente sorpreso per l’elevato livello di produzione. Voto 6,5  

All this mayhem (2014)

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I nteressante documentario sulla vita e carriera dei fratelli Pappas, campioni di skateboard. Il fratello grande Tas, ci trasporta con la sua narrazione nell’insensata caduta negli inferi a causa della droga, di ragazzi con un gran talento sprecato dall’evidente poco sale in zucca. Una storia anche di favolose acrobazie sullo skate, con tantissime immagini di repertorio. Voto 6

The Descent (2005)

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V isto per l’ennesima volta rimane uno dei miei horror preferiti. Un Neil Marshall in stato di grazia che purtroppo ultimamente preferisce le serie tv, peccato. Questo è un film completo. A livello di scrittura e resa scenica merita un plauso perché riesce a descrivere alla perfezione i caratteri dei personaggi facendoli muovere con coerenza ed efficacia. Non si tratta del solito film horror sempliciotto fatto per mettere solo paura, qui c’è di più, dramma, azione, angoscia, claustrofobia e non manca lo splatter, che viene comunque usato in modo sensato. Un piccolo capolavoro indubbiamente. Voto 7,5 #NeilMarshall #TheDescent