Inexorable (2021)
Ma quanto è urticante Fabrice Du Welz. In questo Inexorable c’è tutto il suo stile, pur essendo prettamente un thriller mi ricorda molto il bellissimo horror Calvaire del 2004, che rimane tra i miei preferiti. Riesce a rendere le situazioni normalmente fastidiose in quel modo realmente fastidioso senza quella “finzione” tipica dei meccanismi filmici. Poi ad un certo punto arriva la botta, ma non è quella che ti fa sobbalzare o inorridire, ma lievemente ti disturba, accarezzando quei meandri inconsci che risvegliano pruriti che non si pensava minimamente di ritrovare oppure addirittura scoprire. Una vera maestria ed originalità del regista.
Voto 6,5
Commenti
Posta un commento