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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Atlas (2024)

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  M a che minchiata! Un film completamente in CGI dove peraltro non si capisce niente. Tutto le scene sono piene di un superfluo difficile da mettere a fuoco. Per non parlare di una Jennifer Lopez ridicolissima nelle sue faccette contornate da una messa in piega fresca di parrucchiere. Completamente fuori luogo. Si vede benissimo che neanche lei ci credeva. Una storia, poi, che dire “chissene frega” sarebbe troppo educato. La metà del tempo si dorme alla grande, l’altra metà sembra che ci stiano prendendo in giro con la Lopez che si sforza ad empatizzare ma gli riuscirebbe solo con un ferro da stiro. Brutto brutto. Voto 4 #pessimofilm #actor #actress #amc #cinema #dvd #film #films #flick #flicks #goodmovie #hollywood #instaflick #instaflicks #instagood #instamovies #movie #movies #moviestar #photooftheday #star #diariodiuncinemaro #ilcinemaro #fantascienza #filmdifantascienza

American sniper (2014)

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N on sò perché ma improvvisamente mi è venuta voglia di rivederlo. Sono passati dieci anni e le sensazioni sono rimaste le stesse. Mi spiace ma questa propaganda americana di autoesaltazione mi irrita molto. Non nego l’abilità nel confezionare un prodotto di intrattenimento ottimamente fruibile, ma il messaggio che sottende il film proprio non mi va giù. Voto 6 #americansniper #ipocrisiaamericana #poverinoi #poveraamerica #diariodiuncinemaro #ilcinemaro  

Civil War (2024)

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U na cavalcata intrepida attraverso l’inimmaginabile, ma forse neanche troppo. Alex Garland fa centro con questo film distopico su una guerra civile in America, seguendo dei giornalisti nel loro viaggio da incubo. Un’ipotesi che mai come ora si allontana dall’immaginario e che nel film deflagra in tutte le sue terrificanti conseguenze. Sembra tutto così reale ed agghiacciante che passa quasi in secondo piano la storia dei reporter in viaggio per provare ad intervistare il Presidente prima che termini il colpo di stato. Un film spietato e scomodo. Quasi un monito su quello che è accaduto e che potrebbe accadere. Ma sappiamo bene che da qualche altra parte sta ancora accadendo. Voto 7,5 #CivilWarMovie #agghiacciante #colpodistato #diariodiuncinemaro #ilcinemaro #AlexGarland  

Beau ha paura (2023)

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A ri Aster ha veramente esagerato. Mi ha trascinato in un’odissea di tre ore per raccontare un incubo personale che è diventato un mio incubo cinematografico. Il film segue Beau, il protagonista, pieno di ansie e paranoie, nevrotico all’inverosimile che si muove in scene esasperate ed interminabili. Non nego che Aster abbia un talento per il grottesco e il disturbante, ma qui sembra divertirsi a infliggerci torture emotive come al suo personaggio. Una maratona di confusione e angoscia che mi lascia una domanda: perché non ho usato meglio queste tre ore? Esagerazione inutile, puro esercizio di stile. Voto 5,5 #AriAster #Beauhapaura #diariodiuncinemaro #ilcinemaro #ammazzachepalle #tempoperso  

Challengers (2024)

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M agnifico, tortuoso, conturbante. Luca Guadagnino si conferma come uno dei registi più interessanti del momento. Solo per riuscire a farmi apprezzare Zendaya, che stavolta brilla come non mai, meriterebbe un oscar. Il film racconta di un ménage à trois incalzante come la partita di tennis dei due protagonisti, in uno scontro finale terapeutico. Rimbalzi continui nel passato con un ritmo forsennato a descrivere il cammino di due amici sino alla sfida finale, accompagnato da musiche fantastiche del grandissimo Trent Reznor, quasi ad incalzare i personaggi ad inasprire la disputa negli scontri dialettici. Si parla solo di tennis? No, parla attraverso il tennis della vita, delle relazioni, ma mai dell’amore, perché in fondo tutto è una lotta, una sfida infinita con tutti e specialmente con noi stessi. Grazie Luca Guadagnino. Voto 7,5 #LucaGuadagnino #ChallengersMovie #zendaya #diariodiuncinemaro #ilcinemaro #Tennis #ménageàtrois  

Gattaca (1997)

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N on ricordavo nulla di questo film, se non la faccia da pesce lesso di Ethan Hawke. Non mi piacque allora e neanche adesso. Non riesco a riconoscerne la valenza che gli viene attribuita. Lo trovo noioso a livelli altissimi e presuntuosamente pseudo-intellettuale, come se volesse farmi credere di essere profondo rivelandosi invece asetticamente arrogante. Si salva solamente la colonna sonora di Michael Nyman. Voto 5 #gattaca #EthanHawke #umathurman #duepalle #filmnoioso #intellettualedestafava #diariodiuncinemaro #ilcinemaro  

Short Sharp Shock (1998)

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Q uesto film mi ha lasciato molto perplesso. La storia ruota attorno a tre amici di origini diverse che vivono ad Amburgo e si trovano invischiati in affari criminali. Niente di nuovo, ma il contesto promette. Infatti dovrebbe essere un racconto crudo e realistico delle difficoltà della vita nei sobborghi, ma si perde nel banalotto. I personaggi sono disegnati in modo così superficiale da sembrare più delle caricature che persone vere e proprie. La trama, che dovrebbe essere intensa e drammatica, è narrata con un tono che sembra quasi infantile. Le situazioni di pericolo e i momenti di tensione sembrano prevedibili e scontati, con dei dialoghi da quinta elementare. Mi aspettavo di meglio da Fatih Akin Voto 5 #ilcinemaro #diariodiuncinemaro #shortsharpshock #FatihAkin  

Ripley (2024)

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O ttima serie. Mi è sembrato un cocktail perfetto di charme e tensione, servito con una spruzzata di genialità da Andrew Scott nel ruolo di Tom Ripley. Le ambientazioni, le pittoresche locations italiane, trasformano ogni episodio in una cartolina vintage da Roma, Venezia e Napoli. Ogni inquadratura è un’opera d’arte, con paesaggi che sembrano usciti direttamente da un quadro rinascimentale. La scelta poi di girare in un divino bianco e nero avvalora il tutto. Scott incarna il protagonista con un’eleganza inquietante, trasformando ogni gesto in un mistero da svelare. Le scene artistiche, dai palazzi storici alle gallerie d’arte, sono un tripudio visivo che rende omaggio alla bellezza italiana e aggiunge profondità alla narrazione. In ogni episodio, la tensione si mescola con momenti di pura estasi estetica, rendendo la serie una cosa da gustare con tutti i sensi. Da vedere con un buon bicchiere di vino rosso in mano. Voto 8 #ripley #ripleynetflix #andrewscott #italianlocations #fas...

I segreti di Twin Peaks (1989)

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U n rewatch che aspetto da trent’anni. I segreti di Twin Peaks, la serie che ha influenzato tutte quelle attuali per la sua struttura e l’alto livello produttivo. Un’opera magnifica dove la mano di David Lynch riusciva già a solleticarmi l’inconscio. Questa prima stagione è prettamente una presentazione dei personaggi che in seguito daranno vita alla giostra “Lynchiana” in tutta la sua danza perfetta. Vado con la seconda. Voto 8,5 #davidlynch #isegretiditwinpeaks #twinpeaks #diariodiuncinemaro #ilcinemaro  

Godzilla Minus One (2023)

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D opo una miriade di film su Godzilla, ecco che senza sentirne la mancanza ne arriva un altro. Me lo vedo giusto perché incuriosito dalla vittoria dell’oscar per gli effetti visivi. Come al solito tutto ruota intorno al mostro ed il mostro si vede poco. Devo dire però che stavolta la storia dei personaggi di contorno è girata molto bene, ambientando le vicende dopo la fine della seconda guerra mondiale, raccontando di un pilota kamikaze sopravvissuto, alle prese con i propri sensi di colpa. Questo dimostra che a volte una buona scrittura è essenziale per la riuscita del film. Le scene con Godzilla sono meravigliose e la scelta di ambientare gli incontri con il mostro principalmente nel mare risulta azzeccata. Ampiamente promosso. Voto 7 #GodzillaMinusOne #godzilla #effettivisivi #ilcinemaro #diariodiuncinemaro #dramma #secondaguerramondiale

Poltergeist - Demoniache presenze (1982)

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Q uante volte saranno che vedo questo film? Stavolta però ha un sapore diverso vista la compagnia di mio figlio. Dovevo fargli assaporare un po’ di quel proto horror garbato alla Spielberg. Necessario. Voto 7,5 #poltergeist #StevenSpielberg #tobehooper #horrorgarbato #protohorror #ilcinemaro #diariodiuncinemaro  

Palazzina Laf (2023)

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L a vittoria ai David di Donatello mi convince a vedere l’opera prima di Michele Riondino. Devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso. La narrazione per nulla scontata, riesce ad incuriosire ed a rendere i personaggi e le situazioni al limite così grottescamente reali da rimanere stupiti considerando i fatti. Riondino, oltre a creare una maschera ben strutturata del suo personaggio gioca sorprendentemente con maestria anche nella costruzione filmica. Complimenti veramente. Voto 6,5 #palazzinalaf #MicheleRiondino #daviddidonatello2024 #ElioGermano #ilcinemaro #diariodiuncinemaro  

Monster (2023)

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D a questo film ne esco con l’animo straziato. I bambini, l’adolescenza, la famiglia, la scuola, la società. Quante difficoltà! Come comprendere? Come sopravvivere? Una verità che tarda ad arrivare se non per mezzo dei tasselli disseminati dai punti di vista degli interpreti. Falsi giudizi, bugie, paure che minano la nostra vita e che si riflettono negli altri, a volte anche inconsapevolmente. Un film di una spietatezza innocente e critica che per mezzo di due bambini stringe il cuore, commuove e lascia un senso di vuoto, che seppur liberatorio, sempre vuoto resta. Voto 7 #monster #adolescenza #bambini #diariodiuncinemaro #ilcinemaro  

Infested (2023)

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S empre pronto alle novità horror. Se poi vengono dalla Francia allora vado tranquillo. INFESTED, conferma le mie sensazioni positive. Oltre ad essere un horror di ragni assassini dimostra come si crea una storia attorno. È vero che si combatte contro un’invasione di insetti cattivissimi, ma la cura nell’esposizione dei personaggi, di ragazzi delle banlieu francesi alle prese con una tragedia familiare, aggiunge una drammaticità che rimpiazza ed avvalora l’essenza del film. Notevole. Voto 7 #ragniassassini #ragnicattivi #infested #tragediafamiliare #drammahorror #diariodiuncinemaro #ilcinemaro