Beau ha paura (2023)
Ari Aster ha veramente esagerato. Mi ha trascinato in un’odissea di tre ore per raccontare un incubo personale che è diventato un mio incubo cinematografico. Il film segue Beau, il protagonista, pieno di ansie e paranoie, nevrotico all’inverosimile che si muove in scene esasperate ed interminabili. Non nego che Aster abbia un talento per il grottesco e il disturbante, ma qui sembra divertirsi a infliggerci torture emotive come al suo personaggio. Una maratona di confusione e angoscia che mi lascia una domanda: perché non ho usato meglio queste tre ore?
Esagerazione inutile, puro esercizio di stile.
Voto 5,5
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