Back to black (2024)
Va bene fare un film su Amy Winehouse, ma almeno sappiate coglierne l’anima, lo spirito. Invece no, un susseguirsi di avvenimenti cronologici che descrivono e raccontano i fatti senza identità. Ci hanno provato, ma non gli è riuscito. Ne esce fuori un tipico prodotto riempi catalogo.
Voto 5
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