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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Ariaferma (2021)

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U n film da non sottovalutare. Preso un po’ sottogamba si rivela un’opera molto valida, attenta e “autoriale”. Ma non un film d’autore per come si intende il genere, ma un film di un vero autore, il regista Leonardo Di Costanzo, che riesce ad intrattenere per quasi due ore con una messa in scena accorta, fine e sinteticamente piena. Riesce a gestire due mostri sacri del nostro cinema, Toni Servillo e Silvio Orlando, mantenendoli saldi a quello che necessitano i personaggi, donandoci l’essenzialità necessaria “all’aria ferma” che invade il film, a quella parvenza di minimalismo pregno di tensione sempre pronta ad esplodere. Contribuisce molto la suggestiva ambientazione di un carcere antico e vetusto immerso in una natura rigogliosa e protettiva che amplifica l’isolamento fisico e mentale non solo dei detenuti ma anche delle guardie carcerarie. Questo è il cinema italiano che ammiro molto, ma che purtroppo rimarrà per pochi. Voto 7  

Man On Fire (2004)

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N iente, non ce la faccio. Ecco un altro di quei film che non sia mai lo becco per caso girando i canali, mi tocca vederlo sino alla fine. Quante volte lo avrò visto? Sette, otto, dieci, venti, ma non stanca mai. Qui Tony Scott all’apice del suo stile, azzardato, fuori da ogni schema consueto. Una goduria veramente. Voto 8  

Retribution (2016)

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D rammone bi-familiare giallo poliziesco da tagliarsi le vene. Troppo veloce, forse proprio perché non c’erano le idee ne hanno fatto una mini-serie da quattro episodi. Tutti i “misteri” svelati al volo senza un minimo di costruzione, preparazione, sviluppo. Ma la storia parallela della poliziotta? Ma che c’entra? Ridicola. Gli attori bravi, alcune scene buone, ma narrativamente di una debolezza quasi offensiva. Vabbè, è finito presto. Voto 5  

The Fall - Series Three (2016)

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C apitolo finale… ed è estasi! Pochissime serie mi hanno coinvolto facendomi immergere in questo modo seducente ma in senso profondo e cerebrale. Stavo così, attento, immobile come un povero imbecille incantato con la bavetta che fà capolino. Una scrittura intelligente, mai scontata, imprevedibile, carismatica, con una messa in scena quasi perfetta. Mai spietatamente efferato come i fatti narrati, ma lieve ed intimo a descrivere i meandri piu oscuri dell’uomo, della psiche umana, del risultato di quello che siamo in base al nostro passato, al nostro vissuto, delle nostre azioni, delle nostre scelte e delle nostre responsabilità. Ci sarebbe tanto da approfondire, da elogiare, ma mi fermo qui. Una serie che mi rimarrà indelebile. Voto 8,5  

The Fall - Series Two (2014)

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S i, veramente una bella serie. La seconda stagione si conferma ai massimi livelli. Che bella scrittura dei personaggi! Scava benissimo e racconta gli animi dei protagonisti in modo così coerente ed efficace da rendere interessante qualsiasi situazione. Vado con la terza. Voto 8

The Fall - Series One (2013)

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N otevole! Una vera sorpresa. Prima stagione, cinque episodi fitti fitti dove le storie dei personaggi si dipanano in modo molto coinvolgente. Devo dire che non sopporto Gillian Anderson ma qui ammetto che è perfetta. Con il notevole ritmo degli episodi ci rimette un po’ la comprensione del trascorso temporale, ma rimane sempre un prodotto di alto livello. Vediamo nella seconda stagione se si confermano. Voto 7,5

Saint Maud (2019)

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U n viaggio “glorioso” verso gli inferi mentali di un’infermiera cattolica in piena crisi mistica ed esistenziale. Riassumo così anche se visti gli avvenimenti meriterebbe di più. Si,perché in tutta la lenta ed inesorabile discesa della protagonista si assiste a molte situazioni suggestive e mai banali. Di vero horror c’è poco, ma quello che viene mostrato come una proiezione mentale non ti entra dentro ma rimane da ammirare. E pensare che l’avevo abbandonato… Notevole, sicuramente fra i miei top 2022. Voto 7

Shadows (2020)

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  P iacevole sorpresa. Una coproduzione italo-irlandese dove noi siamo la mente e gli irlandesi il braccio. Scritto benissimo, ottimi dialoghi e regia sopraffina. Una storia post apocalittica in salsa familiare per niente banale, anzi, molto autoriale e di classe dove il mistero di fondo riesce a sopravvivere durante tutti gli avvenimenti. Forse si dilunga un po’ troppo, alcune situazioni potevano essere risparmiate, ne avrebbe giovato la fluidità narrativa ed il ritmo. Bellissime poi le opere d’arte all’interno del film. Brave le due giovani attrici, dove spicca Mia Threapleton figlia di una certa Kate Winslet. Voto 6,5

Mortal (2020)

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E ro impaziente e curioso di vedere il nuovo film di André Ovredal, l’autore di Troll Hunter e Autopsy. Devo dire che forse l’aspettativa era alta, quindi in parte c’è stata un po’ di delusione. Ma per come poi sono passate le quasi due ore… a farne di film così!! Finalmente una storia di “supereroi” più autoriale e fuori dagli schemi abituali. Senza i mega milioni è stato realizzato un film con effetti speciali efficaci e di tutto rispetto visto il genere. Certo, la sceneggiatura traballa ogni tanto, con la scelta di un finale che ha senso solo se ci sarà un seguito, ma penso sia involontario ed anche improbabile. Comunque alla fine la storia fila in modo più che dignitoso. Per i personaggi avrei preferito un trattamento più profondo perché a volte agiscono immotivatamente. Ma queste sono bazzecole. Anche se è diventato il film più debole del regista va bene così, mi ha veramente intrattenuto alla grande. Voto 6,5  

Benny Loves You (2019)

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N on ci siamo. Questo proprio no. Storia non prettamente originale, ma scene troppo caotiche con attori pessimi e brutti aiutati pochissimo da una regia pretenziosa e ammiccante in modo fastidioso. Una sequenza di situazioni che sa tanto di principianti allo sbaraglio. Alcune scene gore e violente anche concettualmente divertenti, ammetto che si nota una gran cura, ma non basta. La narrazione poi non attrae, mi ha stancato subito, un trascinamento infinito. “Ammazza”, mi è proprio piaciuto! Voto 4,5  

Run (2020)

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  N on è che mi abbia fatto proprio impazzire. Ne avevo sentito parlare bene e mi sono incuriosito. Mi aspettavo molto di più, tutto si riduce ad un prodottino che strizza l’occhio al thriller ma non ne usa bene le caratteristiche. Il finale, poi, troppo deboluccio ed anche esagerato. Voto 5,5

Museo - Folle rapina a Città del Messico (2018)

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P alloso, prolisso, presuntuoso. Pessima regia che ha reso il film veramente poco interessante. Hanno voluto dargli un taglio epico come a mitizzare il protagonista, un emerito idiota buono a nulla, ma non ci sono riusciti. Peccato, perché Gael Garcia Bernal è bravissimo, anche qui. Tempo perso. Voto 5  

Nuevo Orden (2020)

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F ilm distopico, ma penso molto fedele all’idea “inconscia” di tanti stati dell’America latina che vivono in una democrazia garantita da un sistema militaresco sotterraneo, pronto a rivelarsi in qualsiasi momento. Gli eventi sono narrati in modo un po’ frammentario senza pathos, facendoci assistere increduli e passivi agli assurdi avvenimenti, così come i personaggi del film rimangono impassibili in balia degli eventi senza avere un minimo margine di salvezza. Tutto è così crudo e marcio senza speranza? Forse, ed ognuno a modo suo. Film concettualmente fastidioso. Voto 6  

Non dirlo a nessuno (2006)

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T hrillerone di quelli che non se ne vedono più, a dei livelli altissimi, quasi a toccare pietre miliari del genere made in Corea, che reputo i migliori. Ci vedo molto il loro schema che non risparmia spietatezza e romanticismo mai melenso. Intricatissimo, pieno di colpi di scena, non ti lascia un attimo e…tutto torna! Questo si chiama scrivere! Questo si chiama girare un thriller. Lineare e senza fronzoli, con tanti personaggi tutti ben inseriti nel macchiavellico ingranaggio. Qualche leggerissima sbavatura, ma niente d’importante. Presente nella mia collezione da quasi quindici anni, ma non lo ricordavo proprio. Pieno di attori giovani che sono diventati il fiore all’occhiello del cinema francese come Gilles Lellouche e lo stesso regista Guillame Canet, anche ottimo attore, che mi delizierà quattro anni dopo con la direzione del favoloso “Piccole bugie tra amici”. Un cast stellare dove spicca su tutti ovviamente Kristin Scott Thomas. E poi Francois Cluzet, sempre bravissimo, intenso ...

Ultima Notte a Soho (2021)

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U n tripudio degli anni 60 londinesi ed oltre. Si, perché questo film va oltre. Inizia come un “musicarello avanzato”, prosegue inesorabile nel thriller psicologico sino ad arrivare a quel horror con rimandi ad Argento e Bava che adoro. Peccato per la sceneggiatura che ho trovato molto impicciata e bucherellata, con situazioni brusche poco chiare da accettare a bocca storta. Comunque si tratta di un film travolgente, girato alla grande, con scene suggestive e prorompenti, con un ritmo incessante, a volte impetuoso. A tratti ho provato delle sensazioni che mi lasciano alcuni sogni che spesso faccio, dei sogni molto elaborati, coinvolgenti e suggestivi. Evidentemente mi ha toccato delle corde molto profonde che raramente mi accade con la visione di un film. Fantastica come sempre Anya Taylor-Joy che ammalia come pochissime attrici al mondo. Indubbiamente un bellissimo film che mi rammarico aver visto in ritardo perché sarebbe stato nella mia top ten 2021, ma finirà sicuramente in quella ...

Possession - L'appartamento del diavolo (2020

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N on è per niente male questo horror iberico. Poco comprensibile il voto basso su Imdb, forse mi è sfuggito qualcosa? Certo che i rimandi ad altri film sono tanti, ma ormai rimane difficile pretendere originalità da un horror. Forse si, di vera paura c’è poco, ma penso sia un problema “personale”. Anche la durata mi sembra un po’ esagerata a causa di alcune scene ripetitive e a volte didascaliche, ma nel complesso tutto fila liscio senza intoppi particolari. Anche se la regia può sembrare di “mestiere” gli si deve riconoscere che il film è girato "ad arte", con buone scene di suspance dovute anche all’ottima fotografia e ambientazione. Bravi gli attori, specialmente la bellissima e molto promettente Begoña Vargas. Voto 6,5  

Duran Duran: There's Something You Should Know (2018)

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B el documentario sui Duran Duran, gruppo musicale pop “rovinato” dalle mode ed invece rimasto in auge quarant’anni, alla faccia di tutti gli invidiosi. Li ho sempre adorati, forse all’inizio esageratamente, ma era indubbia la loro valenza musicale e produttiva, contrariamente a tanti altri artisti del tempo che si sono persi confermando la loro mediocrità. Non li seguo più da circa 20 anni visto che i miei gusti musicali sono molto cambiati, ma i loro successi del passato sono rimasti indelebili. Grandi, vi stimo! Voto 6  

Follow Me (2020)

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M iscuglio e rimandi a tanti film del passato senza un minimo di stile ma sull’onda del compitino senza fronzoli utile alle piattaforme di streaming. Inizia lento e poco interessante, continua con ritmo e senza maestria, si trascina sino alla fine rallentando inesorabilmente ma giungendo ad una meta ovvia. Merita la sufficienza solo perché è piaciuto a mio figlio. Voto 6  

I See You (2019)

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N on lo ricordavo così di livello. Questa seconda visione me l’ha fatto apprezzare ancora di più. Ottima regia, scene girate in modo suggestivo ed in perfetta sintonia con la narrazione. L’atmosfera “sorda” ed opprimente resa ottimamente da un montaggio sempre efficace e da una musica straniante molto incessante. Una struttura narrativa che si rivela un’ottima scelta, veramente apprezzabile e molto adatta per lo svelamento degli avvenimenti. Buon film di suspance. Unica stonatura Helen Hunt, poco credibile, invecchiata e sfigurata dalla chirurgia estetica. Voto 7  

Quicksand (2021)

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C ome NON si gira una serie tv. Complimenti! Prodotto che a definirlo mediocre è tanto. Fatto veramente con i piedi. Il festival del banale, del vuoto, sembra una soap di mezzogiorno. Pessimo. Tempo perso. Maledetto Netflix.. Voto 3