Ariaferma (2021)

Un film da non sottovalutare. Preso un po’ sottogamba si rivela un’opera molto valida, attenta e “autoriale”. Ma non un film d’autore per come si intende il genere, ma un film di un vero autore, il regista Leonardo Di Costanzo, che riesce ad intrattenere per quasi due ore con una messa in scena accorta, fine e sinteticamente piena. Riesce a gestire due mostri sacri del nostro cinema, Toni Servillo e Silvio Orlando, mantenendoli saldi a quello che necessitano i personaggi, donandoci l’essenzialità necessaria “all’aria ferma” che invade il film, a quella parvenza di minimalismo pregno di tensione sempre pronta ad esplodere. Contribuisce molto la suggestiva ambientazione di un carcere antico e vetusto immerso in una natura rigogliosa e protettiva che amplifica l’isolamento fisico e mentale non solo dei detenuti ma anche delle guardie carcerarie. Questo è il cinema italiano che ammiro molto, ma che purtroppo rimarrà per pochi.
Voto 7

 

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