Come play (2020)

Un bambino autistico alle prese con un mostro che lo vuole come amico. Detto così può sembrare un cartone della Disney, invece è tutt’altro. Con pochissima fiducia la visione dell’ennesimo horror diventa invece un’insperata sorpresa. Un’ottima ambientazione cupa favorisce uno svolgimento che all’inizio ripercorre la poca originalità, ma via via si dipana molto bene con una grande tensione. Anche le tematiche riguardo il rapporto del bambino con i familiari ed i suoi compagni di scuola non viene mai banalizzato. Gli ottimi intenti vengono confermati da un finale “cattivo” e straniante. Da applausi. Veramente carino.
Voto 6
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