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Visualizzazione dei post da 2024

The Devil's Hour - Stagione 2 (2024)

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F inita anche la seconda stagione… però non finisce. Che strazio, ora bisogna aspettare chissà quanto per vedere la terza e spero, ultima stagione. È pur vero che la struttura della serie potrebbe tranquillamente perdurare per stagioni infinite, ma ne reggerò un’altra e basta. Questa seconda rimane purtroppo con un finale assai aperto contrariamente alla prima che poteva pure vivere di vita propria. Vabbè, aspetto Voto 7,5  

Vesper (2022)

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C oncludo il 2024 con un film del mio genere preferito, la fantascienza. E devo dire che mi ha detto bene. Un film della Lituania, coprodotto con Francia, Belgio e Inghilterra che respira dell’essenza della sci-fi più poetica, filosofica ed essenziale. Una storia che accarezza il Maestro Miyazaki, nelle sue tematiche ecologiche e sociali, con una cura del dettaglio notevole e di grande anima. Non è un film di azione ma ne apprezzo il tocco teatrale e le suggestive ambientazioni ricreate magistralmente con la cgi. Lento, ma dignitosamente. Non perfetto, ma chi lo è? Gran bel film per finire il 2024. Voto 6,5  

From - Stagione 3 (2024)

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M i era rimasta l’ultima puntata da tempo… Una serie a dir poco inutile. Confesso che in questa stagione ho skippato tantissimo, visto che il 90% dei contenuti non aiutano a capire, non spiegano niente e distolgono dal gran mistero che avvolge la serie. Infatti si arriva all’ennesimo finale di stagione senza risolvere nulla, svelare nulla, far capire nulla. Infatti, una serie nulla. Anche basta, grazie Voto 5  

The Devil's Hour - Stagione 1 (2023)

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A nche per quanto riguarda le serie tv finisco alla grande il 2024. The Devil’s Hour! Effettivamente cattura a dovere e ti ingloba in una sequenza di avvenimenti ingarbugliati ma che piano piano, dopo averne digerito il meccanismo, diventano tuoi. Potrebbe sembrare in un primo momento il solito horror, ma poi con molta efficacia prende la strada del mistero svelandone tutti i dettagli con una precisione invidiabile. Sembrerebbe un Dark (serie top in assoluto) più povero, ma bisogna dargli atto che riesce ad essere originale e trascinante in egual modo. Vado immediatamente con la seconda stagione, che devo capire un po’ di cose.. Voto 8  

Carry-On (2024)

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F ilm terribile dal solito Netflix, che propina robaccia, stavolta anche tanto curata, ma robaccia rimane. Ormai si decide di puntare sul sicuro rubando tutto quello che si è già visto senza un minimo di originalità. Pentimento e fastidio. Voto 5  

Babbo Bastardo (2003)

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D opo anni di continue esortazioni a vedere Babbo Bastardo, arrivato all’ennesimo Natale con sfinimento, cedo. Ecco, ora l’ho visto. Contenti? Ho trovato un miscuglio di volgarità schiette ma ben dosate, con un tocco di profondità nascosta che penso sia arrivata a pochissimi, se non affatto. Non mi ha proprio fatto impazzire, ma ne riconosco la competenza nel confezionamento. Mi aspettavo più “genialità”, ma le vette comiche si riducono a parolacce e sconcerie da scuola media. Piccola delusione Voto 5,5  

Donkey Punch (2008)

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M omento revival con film su teenagers scapestrati che combinano guai, ma grossi guai. Questo Donkey Punch, di manodopera inglese, affronta un tema interessante e secondo me, lo fa egregiamente. Riesce a raccontare una situazione limite che capita a dei ragazzi normalissimi, che però degenera per fraintendimenti e preconcetti. Potrebbe risultare il solito filmetto thriller, ma le svolte comportamentali dei personaggi sono descritte e rese così bene, che il fatto in sé passa in secondo piano, diventando molto più interessante del previsto. Questo rewatch dopo tanto tempo, me lo ha fatto apprezzare ancora di più. Da vedere. Voto 6,5  

Fritt Vilt 2 (2008)

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A nche questo secondo capitolo della, ormai, saga di Fritt Vilt (Cold Prey), è degno di nota. Contrariamente al primo si respira un’aria con meno tensione prediligendo situazioni di scontri e lotte, ma non ne scalfisce la buona riuscita. Diverte ed appassiona, bisogna dargliene atto. Scopro ora che esiste anche un terzo capitolo… forse meglio che mi fermi qui. Voto 6,5  

Fritt Vilt (2006)

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D ove avevo scovato questo slasher norvegese? Non ricordo, ma rivederlo è stato un piacere anche perché è un prodotto veramente ben fatto e godibile. Nulla di nuovo, ma i meccanismi del genere sono così ben calibrati che mi ha spinto a cercare anche il secondo capitolo… Vado. Voto 6,5  

Alpha Dog (2006)

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O gni tanto ripercorrere strade già battute non fa male. Questo film mi fa tanta rabbia. Racconta di un fatto avvenuto nella Los Angeles bene, dove dei teenagers emulando uno stile di vita esagerato riescono a causare una tragedia. Un film di svago ma forte nella tematica che però viene addolcita da una patinatura esagerata. Devo dire che funziona a dovere anche per merito di interpreti promettenti ma già navigati. Voto 6,5  

The Bad Guy - Stagione 2 (2024)

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U na seconda stagione spumeggiante e travolgente. Se la prima aveva un imprinting da presentazione dei personaggi tramite intrighi e congetture, ora lo sviluppo diventa pieno di azione, drammaticità e sorprese. Contrariamente al mood attuale vengono svelate tante situazioni senza trascinamento fidelizzante, ma avvalorando le dinamiche e, perché no, facendo sperare anche ad un’altra stagione. Un finale, poi, spiazzante, imprevisto, che fa ben sperare per il futuro. Bravi, vi meritate di proseguire, ma con molta attenzione! Voto 8  

The Bad Guy (2022)

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M i devo arrendere al fatto che in Italia sappiamo fare le serie tv. Si, anche noi. Sono orgoglioso e contento di questo The Bad Guy perché riesce dove tanti hanno zoppicato ed inciampato fragorosamente. Sono riusciti a cogliere le beghe nazionali e riproporle sotto forma di un fumettone di mafia-crime divertente e gustoso. Ogni personaggio nella sua caratterizzazione, a volte anche esagerata, ha sempre quel lato umano che attinge alla realtà, che poi risulta simpatico ed accattivante. Merito anche degli interpreti TUTTI, perfetti e bravissimi, che centrano in pieno il loro contributo. Funziona sempre, i dialoghi, le scelte narrative, le scene, i colori. Unica pecca: non finisce, ma strizza l’occhio al modus tanto in voga, quello di fidelizzare lo spettatore per chissà quanto tempo.  Per quanto mi possa essere piaciuta la serie, vedrò anche la seconda stagione, ma spero proprio stavolta finisca.  Voto 8  

Giurato Numero 2 (2024)

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M i spiace immensamente per Clint Eastwood ma questo suo ultimo lavoro non è che mi abbia proprio soddisfatto. Sono arrivato alla fine giusto perché adoro i legal thriller, che poi di thriller ce n’è ben poco. Sarà anche l’attore protagonista Nicholas Hoult che poco mi aggrada. Ho trovato nel film un senso di stanchezza e “morbidezza” avanzata quasi soporifera. Un ritmo narrativo dei vecchi tempi, di grandissimo spessore, ma troppo a descrivere ed a volte a sottolineare quei concetti che vuole far emergere.  Una mezza delusione, ma di ottima fattura.  Voto 6  

Strange Darling (2024)

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A vevano proprio ragione! Una delle migliori visioni del 2024. Inizia subito alla grande ma prende una strada alquanto ovvia ma poi dipanandosi nella sua particolarissima struttura prende dei twist invidiabili e decolla. Bisogna dare merito alla bravissima protagonista di aver dato uno spessore non comune per un film di questo genere, caratterizzando il personaggio così bene da candidarsi sicuramente a nuova star. La storia incurioscisce e si stravolge di continuo catturando l’attenzione come una scarica di schiaffi in faccia. Un erotic-thriller notevole ma non per tutti.  Voto 7,5

Perfetti Sconosciuti (2016)

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R ivedo con piacere uno dei, per me, migliori film italiani di questi ultimi anni. Perfetti Sconosciuti funziona a meraviglia, una scrittura per niente banale, attori perfetti nella parte, regia sobria e mai ammiccante. Rimane sempre un film che si ricorda spesso piacevolmente e che difficilmente verrà dimenticato.  Voto 7,5  

Slow Horses - Stagione 2 (2022)

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N on scricchiola neanche un pochino. La seconda stagione va a vele spiegate e non stanca per niente. Questa volta la trama è più complicata ed intricata, ma senza banali “spiegoni” riesce ad essere chiara ed, anzi, rivela molti misteri sui protagonisti aumentando notevolmente l’empatia. Sembra che la serie possa andare avanti all’infinito. Una cosa egregia è che alcuni personaggi principali vengono uccisi e quindi sostituiti, ma gli episodi rimangono ben saldi mantenendo intatta lo spirito del gruppo valorizzandone comunque l’essenza.  Vado molto volentieri alla terza stagione.  Voto 7,5  

Slow Horses - Stagione 1 (2022)

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E cco un’altra lieta sorpresa. la serie Slow Horses. Il mattatore è Gary Oldman, magistrale capo di un gruppo di agenti segreti inglesi relegati in “purgatorio” per aver commesso qualche pasticcio. Solo sei episodi per raccontare di queste spie emarginate nell’affannosa ricerca di un riscatto che prima o poi si meritano… Ottimi gli interpreti e l’ambientazione in una Londra moderna ma anche contraddittoria.  Vado con la seconda stagione.  Voto 7,5

Io Sono l’Abisso (2022)

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I o Sono l’Abisso. Ancora un film di Donato Carrisi tratto appunto da un suo libro. Solito puzzle che si intreccia così bene da risultare gelido nella sua tessitura dura e precisa. Le storie del regista sono sempre molto interessanti, ma trovo che il modo di trasporre i suoi racconti sullo schermo risulti pedante e scanditamente troppo narrativo. Sembra come se a Carrisi manchi quel tocco della settima arte, quella costruzione prettamente artistico cinematografica che fa sua una storia. Invece succede il contrario, la storia stessa diventa libro mostrato come film. Ecco perché i suoi personaggi sono molto caricaturali, i dialoghi da prosa, le immagini didascaliche, proprio perché viene usata una forma, non come mezzo ma come fine. Mi sono capito da solo. Forse ai romanzi di Carrisi servono dei veri registi di cinema.  Voto 6

Smile 2 (2024)

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U na delle pochissime volte dove mi diverto di più con il secondo capitolo. Cosa che per un horror è molto raro. Non che il primo fosse scarso, anzi, riusciva ad inquietare non poco. Ma questo, oltre ad una inquietitudine ed angoscia, insieme ad ottime trovate sceniche, non lascia scampo e ti inghiotte! Anche la regia sembra più matura ma anche scaltra ed esperta, con scene suggestive mai scontate ed efficacemente disturbanti. Forse per alcuni tratti si dilunga, ma vieni “smentito” subito da un coinvolgimento repentino che ti rimette immediatamente in riga. Dopo tante lodi, possibile che sia tutto rose e fiori? Sicuramente no, ma questa la devo dire: una sola scena non mi è proprio andata giù, ovviamente non la spoilero, ma dico solo che tratta di una persona anziana… e mi fermo qui. Purtroppo, mi ha fatto fare una grossa risata, che non credo fosse l’intento, ma per me, avrebbero potuto scegliere una strada simile a quella della scena finale… Piccolo rimprovero a parte, il film merita...

Love, Death and Robots - Volume 1 (2019)

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F inalmente Love Death and Robots. Una serie animata che rincorro da tempo e che mi ha sfiorato più volte. Devo dire che non è per niente male. Poi il fatto che gli episodi sono tutti cortissimi aggiunge lustro al gradimento. Ogni episodio ha uno stile di animazione diverso, una storia diversa ed una singolare narrazione. La serie è molto originale ed assai moderna, mescola horror e fantascienza in modo scaltro e fantasioso, a volte anche ardito. Unica pecca, secondo me, è che alcuni episodi nella loro brevità mi risultano monchi, come se la loro bellezza e cura venga interrotta impunemente lasciandomi “sospeso”.  Comunque un bellissimo lavoro.  Vado con il volume 2.  Voto 7  

L’Evocazione - The Conjuring (2013)

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D a tempo volevo rivedere The Conjuring. Un film che pensavo di ricordare e che ho lasciato perdere perché pensavo di averlo visto tante volte…. Non mi ricordavo nulla!! Come fosse la prima volta. Comunque, pur essendo un horrorino mainstream qualche buona trovata ce l’ha. Due, tre jumpscare mi hanno fatto sobbalzare ma in fin dei conti sembra una via di mezzo tra Poltergeist e l’Esorcista, dove dal primo prende il senso di favoletta e dal secondo le scene di possessione più interessanti. Non capisco tutto questo clamore intorno al film. Non mi sembra sia niente di nuovo se non una nuova elaborazione di possessioni, ma romanzate a dovere.  Mi incuriosiscono i due sequel ma se questo era il migliore immagino gli altri… Non è che abbia tutta questa voglia.  Voto 6,5  

Scrapper (2023)

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M i spiace, ma questo film non mi ha trasmesso nulla. Ho trovato molta difficoltà ad entrare in sintonia con la storia, che seppur drammatica, mi ha lasciato un senso di gelido. Il film soffre di uno scorrere temporale poco chiaro rimanendo piatto e facendo dei protagonisti dei personaggi privi di anima, seppur interiormente sofferenti ed irrisolti. Potevo risparmiarmelo.  Voto 5  

Twisters (2024)

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U no per uno, in fila, senza che ne mancasse alcuno, ecco i cliché del cinema catastrofico ammericano marciare in pompa magna. Il festival del banale, del vuoto e dei grandi effetti speciali. Si salva solamente Daisy Edgar-Jones, la bellissima, bravissima ed intensa protagonista di Normal People.  Voto 5

Possum (2018)

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S peranzoso, vengo inesorabilmente deluso. Un’ora e mezza a seguire uno che va in giro con la valigia, sempre negli stessi posti e con un disagio “malato”. Rimane evidente che il passato del protagonista non sia stato dei più carini… Un film disturbante? Mha! A me ha annoiato tanto visto che non succede mai niente. Sarà la sua mente? Cosa c’è di reale? Ma chi se ne frega.  Voto 5

Le Meraviglie (2014)

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V eramente una meraviglia il cinema di Alice Rohrwacher. Riesce sempre a trasportarmi in una bellezza fuori da qualsiasi realtà conosciuta, ma che vive di una verità onesta e limpida attraverso i suoi personaggi e le sue storie al limite del fiabesco. In questo film sono riuscito a vedere attraverso gli occhi dei bambini i tormenti degli adulti in tutte le loro infelicità e paure. Come al solito, alla fine del film rimango sospeso ed incantato da questa danza dolce del cinema della Rohrwacher, un cinema intenso che dispensa magia e poesia pura. Voto 7

Abigail (2024)

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U n rapimento strano, liscio, senza intoppi. Cinque lestofanti si ritrovano a dover sopravvivere a qualcosa che mai avrebbero immaginato. Un filmetto horror che mi ha divertito e che ammiro per la disinvoltura di rendere una situazione ovvia con maestria e competenza, riuscendo dove in tanti ultimamente arrancano e bivaccano tristi. Personaggi stereotipati ma sviluppati ottimamente vengono mossi così bene da una sceneggiatura lodevole che accarezza la dark comedy. Veramente un filmetto rigenerante con i controfiocchi. A trovarne di prodotti così. Bravi Voto 6,5

Hanno Ucciso L’Uomo Ragno (2024)

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 Ma ti pare che mi metto a guardare la serie tv sugli 883? Una serie su una delle “band” più improbabili della storia? Su Max Pezzali, che non ho mai sopportato? Forse proprio mai, no, visto che ai tempi ammetto di aver ascoltato, il loro disco di esordio, ma non troppo. Non so cosa mi ha detto il cervello. Vabbè, solo la prima puntata, giusto per capire il motivo di tutte queste lodi che sento in giro. E poi SBAAMM! Catapultato nel pieno della mia infanzia! Nel pieno di un periodo che musicalmente rinnego, ma che in fin dei conti fa parte di me, della mia “crescita”. Uno dietro l’altro mi ingurgito tutti gli episodi con una frenesia positiva e sincera. Ma che serie hanno realizzato? Un prodotto che oserei dire perfetto. Una storia sviluppata così bene, così garbatamente travolgente da rimanere allibito! Attori giovani, tutti bravissimi. Dialoghi mai banali ed inopportuni, carichi di una semplicità invece molto profonda e genuina. Una cura nei dettagli da far invidia alle serie più...

Joker: Folie à Deux (2024)

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P enso proprio   che questo film spiazzerà la maggior parte del pubblico con una cocente delusione. Invece a me è piaciuto e mi ha divertito. Sembra come se il regista si sia divertito a sovvertire le aspettative creando quello che nessuno avrebbe mai voluto vedere… invece l’ha fatto! Volevate un sequel e allora beccatevi questo. Rimane un prodotto che non strizza l’occhio a nessuno ma vive di vita propria, regalando solo nel finale un dettaglio non da poco, come ad accontentare un minimo la folla urlante… Lady Gaga, a mio giudizio, inadatta, insulsa con quelle sue labbroncine sempre più in crescita, gonfia e gigiosamente inespressiva. Voto 6,5

La Ragaza Nella Nebbia (2017)

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M a rivediamo questo giallo di Carrisi. Ricordavo poco delle numerose trame e grovigli che si attorcigliano e dipanano con mano sapiente. La storia è particolare e ben congegnata, ma il film soffre di una messa in scena “telefonata”. Sembra come se tutto fosse un voler copiare qualcosa che si ammira. La narrazione, i personaggi, i dialoghi, assomigliano a delle imitazioni ben fatte, ma spurie, prive di un’anima propria. Un vero peccato, ma i misteri che vengono svelati tramite congetture, di fattura ammirevole, mi ripagano di tutto.  Voto 6  

Cloud Atlas (2012)

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U n sano film di fantascienza ogni tanto fa bene. Devo ammettere che non ho colto gli spunti entusiastici dei cultori di questo lavoro. Pur apprezzandone il respiro epico e narrativo, i collegamenti, i rimandi, i temi trattati, non mi esalta. Rimane una grandissima avventura, curiosa nelle sue trame sfaccettate in periodi, ma avverto delle forzature creative che limitano il mio appagamento totale dal genere. Per me, non un gran film, ma sicuramente un buon film.  Voto 7 

Woman of the hour (2024)

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Q uello che mi ha fatto approcciare al film è stata l’aspettativa di un thriller appassionante, ma si vede che l’idea era solo mia. Ne esco deluso anche perché le vicende narrate rimangono “narrate” e pomposamente dilungate stile serie tv mancata. Il modo di raccontare un fatto in questo modo mi urta, perché sembra indeciso ed inconcludente. Non mi aggiunge nulla se non la sensazione di aver perso tempo.  Voto 6

Love Lies Bleeding (2024)

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U n’interessante revenge movie di Rose Glass, la regista del notevole Saint Maud del 2019. Una storia d’amore e patriarcato ambientata nell’America degli anni ‘80. Di notevole c’è quella resa esteticamente decadente che accompagna le ambientazioni ma anche la narrazione. Senza dubbio un lavoro interessante ed a tratti “personale”, ma proprio nella scrittura arranca in alcuni punti dove per contestualizzare scelte espositive si abbandona la profondità per una soluzione rapida di apparenza. Odiosa come sempre Kristen Stewart, bravissima la bellissima protagonista tutta muscoli e fascino Katy O'Brian.  Voto 6  

Alien:Romulus (2024)

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S icuramente un ottimo film di intrattenimento, però ci sono tante cose che non mi convincono. Prima di tutto la scelta di renderlo quasi un teen movie, con i protagonisti molto, tanto, troppo giovani. Penso che la sensazione di assistere ad un prodotto “furbescamente attuale” dipenda anche da questo. Manca come quel tocco di un certo livello, che la saga ci ha regalato fino ad ora. Purtroppo si nota la mancanza di Ridley Scott, specialmente nella sceneggiatura e nella regia. Tanti avvenimenti poi richiamano tanto altre situazioni usate in passato, come se per trattare con il “mostro” sia necessario per forza percorrere strade già battute, sicure, mancando di coraggio ed inventiva.  Un ottimo film di fantascienza è niente più, ma di “Alien”, quello con la A maiuscola, ben poco.  Voto 6,5  

Caddo Lake (2024)

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I ncuriosito dalla presenza come uno dei migliori film del 2024 in un post su fb, scopro questo gioiellino. Non un capolavoro, ma uno di quei film che inaspettatamente appassiona e trascina. Una storia che dalla sua drammaticità a tinte cupe prende una strada misteriosa che richiama molto una delle serie tv che ritengo tra le migliori in assoluto, che evito di svelare. Nonostante questo, il film riesce comunque ad avere una propria valenza. Quindi seppur non sia molto originale, la sua elaborazione adattata ad un contesto diverso è molto affascinante ed efficace. Non avevo la minima idea di cosa trattasse, ma sapevo solamente fosse un thriller, invece… Una bella sorpresa!  Voto 7  

Taken - Io vi troverò (2008)

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C heccé ne dicano i puristi, questo action è assolutamente rispettabile ed anche divertente. Il suo confezionamento rispecchia tutto quello che deve avere un film di puro intrattenimento: attori giusti, scrittura semplice ed efficace, riprese mai scontate e scene d’azione dignitose. Non eccelle nei contenuti, ma il suo lavoro lo fa egregiamente.  Voto 6,5

Influencer (2022)

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Si seguono le gesta di un’imbrogliona che ruba le identità di influencer in giro per il mondo. Un thriller soporifero che manca di mordente. Attori sconosciuti e poco fotogenici. Prevedibile all’inverosimile. Film pessimo riempi catalogo.  Voto 5  

Limbo (2021)

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I n Asia sanno come si gira un noir. Questa volta tocca alla Cina con il talentuoso regista Soi Cheang. Casualmente scovo questo poliziesco, ritmi elevati e vertiginosi, girato in un bianco e nero suggestivo quasi indispensabile per l’ambientazione del film. Una caccia all’uomo nei sobborghi di Shangai, dove cataste infinite di immondizia creano un sotto mondo sporco e ruvido dove si muovono indisturbati i derelitti della società. Due poliziotti molto diversi tra loro, alle prese con i propri fantasmi del passato, si aggrappano alla vita e danno l’anima nelle ricerche del killer con una foga esasperante. Un magnifico attore come Ka-Tung Lam, riempie le scene con un pathos ed una bellezza espressiva disarmante. Veramente un bel film.  Voto 7,5  

Bone Tomahawk (2015)

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N on poteva mancare il rewatch dell’opera prima di S. Craigh Zahler. Un western atipico visto lo sviluppo della storia fuori da qualsiasi canone. Un epopea on the road di quattro gentiluomini alla ricerca di una donna rapita da una tribù indiana alquanto strana e particolare. Non si risparmiano scene raccapriccianti ma coerenti con lo svolgimento, quasi come voler regalare un realismo che rafforzi una credibilità che confermi gli intenti dei personaggi. Dialoghi serrati, fuori contesto ma arguti, accompagnano il viaggio dei protagonisti a stemperare quanto di più assurdo e drammatico si ritroveranno davanti. Un film molto originale per il genere, quasi un western-horror. Ma che geniaccio questo Zahler.   Voto 7,5

Blink Twice (2024)

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M a come si può? Hai tra le mani un ottimo script, un'idea per niente banale e quando devi affondare il colpo ti ritrai? Non va bene cara Zoë Kravitz! Il film inizia in modo molto interessante, prende una piega promettente ma sfocia floscio in un finale che accenna penosamente senza osare come dovrebbe. Sembra come se abbiano apposta "tagliato" le scene più cruenti a favore di una resa mainstream. Dei tagli repentini, con le cesoie, rendono il film indeciso, balbettante e codardo. Peccato, perché raccontare un trauma in questa modalità narrativa risulta molto sfizioso. Però devo ammettere che la regista è molto promettente se questo è il risultato di un'opera prima. Gli attori viaggiano alla grande, la struttura, anche se maneggiata in modo altalenante, regge bene. Alla fine la pagnotta se la porta a casa. Voto 6

Brawl in Cell Block 99 (2017)

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E d ecco puntuale il secondo dei soli tre film del particolarissimo regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, compositore, factotum dei suoi lavori, S. Craig Zahler. Come si fa a non amarlo? Come si fa a non ammirare i suoi personaggi! Anche il peggiore, il più becero, cattivo ed insulso, diventa l’accattivante complice di un ingranaggio quasi perfetto. Questi sono i film di Zahler, meccanismi sincronizzati che pulsano di barbarie al servizio di una  narrazione genuina e concretamente ironica. In questo film si assiste alla sfortunata corsa contro il tempo di un gigante tutto d’un pezzo alle prese con la viltà umana e con la sprezzante vita di strada fatta di droga e violenza. Grandissimo Vince Vaughn nel suo ruolo perfetto, atipico per il suo trascorso attoriale, ma grandiosamente indimenticabile. Finalmente qualcuno che reinventa, anche accarezzando Tarantino, ma rielabora, stravolge e plasma. A mia enorme goduria. Questo è S. Craig Zahler.  Voto 8

Les Chambres Rouges (2024)

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U na giovane modella, fredda, gelida, imperturbabile, assiste ogni giorno al processo del momento, un processo ad un presunto serial killer, un maniaco, che adescava bambine per usarle in snuff movies venduti poi nel dark web. Niente di eclatante, di emozionante se non nell'inaspettato finale. Un film che si basa sulla prospettiva, sugli sguardi, sulla visione delle immagini che diventano quasi necessità morbosa per un desiderio di morte che serve a sentirsi vivi. Si segue il processo con quell'andamento lento, cinico, dove si fatica ad accettarne le procedure formali visto l'orrore trattato. Diventa anche esso voyeurismo, necessario ai fini del processo, ma maniacale ed ossisivo per altri. Ottimo film. Molto ma molto soddisfatto. Voto 7  

Trust (2010)

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M i tocca rivedere TRUST del 2010, un film banalotto che tratta invece di un tema molto delicato. La storia è quella di un’adolescente che tramite una chat è vittima di adescamento da parte di un adulto. Il film, diversamente da come il manifesto vuole fare intendere è incentrata sui rapporti e la fiducia sia in ambito sociale che familiare. Non c’è nulla di poliziesco o di suspance, ma si focalizza  sulla descrizione di un dramma e delle sue nefaste conseguenze. Credo che l’intento sia quello anche di metterci in guardia, ma trovo che lo fa in modo sempliciotto. Voto 5,5

Exhuma (2024)

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I l campione di incassi in Corea è un horror? Vediamolo! Una storia di “nuovi” ghostbusters buddisti e filosofici, ma attuali ed al passo con i tempi, che si imbattono in una maledizione che colpisce una famiglia facoltosa. Tra demoni e lotte di folclore si sviluppa il film a metafora sull’identità storica coreana rispetto al periodo di occupazione giapponese. Bisogna dire che effettivamente è un bel lavoro ma ho sofferto per tante cose. Non basta il grandissimo Choi Min-sik come protagonista, ma neanche gli altri comprimari, bravissimi e modernamente stereotipati. Prima di tutto si avverte tanto la distanza culturale con allusioni che si fatica a comprendere, ma è nello svolgimento che mi trova dubbioso. Sembra come se ci sia un’incertezza nella strada da prendere togliendo quel poco di coerenza scenica che serve a sostenere positivamente l’attenzione. Mettiamoci pure che dura più di due ore e la voglia diventa quella di arrivare presto alla fine. Peccato, rimane un buon blockbuster c...

The Substance (2024)

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Premio come migliore sceneggiatura a Cannes, la regia di Coralie Fargeat apprezzatissima per il suo precedente REVENGE, Demi Moore che promette “battaglia”: c’è tutto per non farsi sfuggire il film. Una commedia horror molto sopra le righe. Sembra di assistere ad un incubo del quale se ne farebbe volentieri a meno. La storia racconta l’improbabile parabola discendente di un vecchia star che fatica ad accettare il passare degli anni e che decide di “agire” in un modo molto poco convenzionale. Scene surreali a tinte horror si susseguono in un incessante sequela di bizzarrie che prendono il controllo del film ed anche della protagonista stessa, ma anche dello spettatore che si ritrova imbambolato e rapito come quando si è attratti da quel tipo di bruttezza alla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. Ne esce fuori un monito contro questa esagerazione alla chirurgia estetica, sul trono dell’attuale mania dilagante. Mi ha divertito da morire ma anche visivamente e piacevolmente disgus...

Dragged Across Concrete (2018)

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M a che bellezza! Uno di quei film che mi rimettono in pace con la settima arte. Uno di quei film che vorrei riscoprire ogni mese. Uno di quei film che desidero ritrovare sempre. Un po’ Tarantino, un pò Kaurismaki. Lo sò, è un binomio che stona, ma ci sta. Mettiamoci pure un filo di brutalità cruda e spiccia ed il piatto è servito. Un crime sui generis con i tempi dilatati infarciti da dialoghi comuni e situazioni cinicamente reali, accompagna vari personaggi che si intrecciano con intenti sporchi e loschi pronti a deflagrare con una suspance graduale verso il sublime. Ma quanto mi piace questo regista, ricordo di aver apprezzato tantissimo i due suoi lavori precedenti che vado presto a recuperare. Bravo S. Craig Zahler, ti prego, rimani coerente al tuo cinema, non cedere.  Voto 7,5  

Green Border (2023)

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I l confine tra la Polonia e la Bielorussia. Una striscia di terra dove le polizie di frontiera “giocano” con le vite dei profughi. Li respingono e maltrattano, senza alcun rispetto usandoli per fini politici. Un film che condanna un’Europa che fa finta di non vedere, ma che come tutti noi, forse, non vuole vedere. Uno scempio che tuttora sussiste e del quale ci dovremmo tutti vergognare.  Con un bianco e nero freddo e aspro come le foreste e le paludi polacche, vengono raccontate le storie di chi vive questa infamia, dalla famiglia siriana che cerca di arrivare in Svezia, al poliziotto in lotta con la propria coscienza, ai ragazzi che si adoperano per aiutare segretamente gli sventurati profughi. Bello e toccante con tanta rabbia.  Voto 7  

Supereroi (2021)

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P rosegue l’esplorazione del cinema italiano recente. Questo film mi incuriosiva per gli attori ed il regista Paolo Genovese che reputo molto bravo. Due ore di rimandi temporali mi hanno lasciato frastornato ma poi tutto torna ed il finale merita una lode per il brividino provocato. Impossibile non essere catturati dai personaggi di questa storia d’amore. Una storia leggera, matura e fuori da ogni ovvietà modaiola.  Piacevolmente sorpreso.  Voto 6,5

Oddity (2024)

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M a che lieta sorpresa questo horror made in Ireland. Tutto ruota attorno ad un omicidio in una casa di campagna in costruzione, che diventa poi il luogo dove si sveleranno gli altarini. Infatti si potrebbe anche definire un giallo thriller. La storia si discosta molto dai cliché ma consente una lunga e lenta immersione nel soprannaturale come poche volte mi è capitato. Ormai l’originalità negli horror è cosa rara ma in questo film la si sfiora così bene da farti sentire un novellino. Spaventa? A volte. Impressiona? Spesso. Disturba? A tratti. Magari ce ne fossero in giro di queste idee così ben sviluppate. Una piccola perla per gli amanti del genere.  Voto 7

Runner (2024)

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  N on dovevo, lo so bene, ma ogni tanto affacciarsi nel cinema italiano di genere mi fa bene. Questo Runner strizza l’occhio a Die Hard, ma forse più di un occhio, in salsa femminile con l’attrice Matilde Gioli… e qui è meglio che non mi pronuncio. Invece il villain di turno è interpretato dal bravissimo Francesco Montanari che è evidente sia di altra “estrazione”, infatti in ogni sua scena riesce ad alzare l’asticella, stonando di fronte al resto.  Il film non è tutto da buttare, dai. Voto 5

Zamora (2024)

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A volte si prendono strade che mai ti saresti immaginato…. Zamora, di Neri Marcorè. A malincuore devo ammettere che il film è garbatamente carino e ben fatto. A malincuore, perché non riponevo alcuna speranza, l’approccio era quello di sbeffeggiarlo dopo la visione. Invece lo possino, mi ha fregato. Non amo particolarmente Marcorè, lo trovo spesso caricaturale, ma qui, secondo me, riesce a raccontare una storia che anche se inizia su strade battute riesce poi sempre a deviarne la banale traiettoria. Attori italiani bravi e nei ruoli giusti, ricostruzione ammirevole, dialoghi mai fuori posto e regia sorprendentemente capace. Ogni tanto sfiora le fiction Rai, ma riece sempre a riprendersi. Complimenti, veramente un bel filmettino fatto bene e con gusto.  Voto 6,5