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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Love Lies Bleeding (2024)

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U n’interessante revenge movie di Rose Glass, la regista del notevole Saint Maud del 2019. Una storia d’amore e patriarcato ambientata nell’America degli anni ‘80. Di notevole c’è quella resa esteticamente decadente che accompagna le ambientazioni ma anche la narrazione. Senza dubbio un lavoro interessante ed a tratti “personale”, ma proprio nella scrittura arranca in alcuni punti dove per contestualizzare scelte espositive si abbandona la profondità per una soluzione rapida di apparenza. Odiosa come sempre Kristen Stewart, bravissima la bellissima protagonista tutta muscoli e fascino Katy O'Brian.  Voto 6  

Alien:Romulus (2024)

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S icuramente un ottimo film di intrattenimento, però ci sono tante cose che non mi convincono. Prima di tutto la scelta di renderlo quasi un teen movie, con i protagonisti molto, tanto, troppo giovani. Penso che la sensazione di assistere ad un prodotto “furbescamente attuale” dipenda anche da questo. Manca come quel tocco di un certo livello, che la saga ci ha regalato fino ad ora. Purtroppo si nota la mancanza di Ridley Scott, specialmente nella sceneggiatura e nella regia. Tanti avvenimenti poi richiamano tanto altre situazioni usate in passato, come se per trattare con il “mostro” sia necessario per forza percorrere strade già battute, sicure, mancando di coraggio ed inventiva.  Un ottimo film di fantascienza è niente più, ma di “Alien”, quello con la A maiuscola, ben poco.  Voto 6,5  

Caddo Lake (2024)

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I ncuriosito dalla presenza come uno dei migliori film del 2024 in un post su fb, scopro questo gioiellino. Non un capolavoro, ma uno di quei film che inaspettatamente appassiona e trascina. Una storia che dalla sua drammaticità a tinte cupe prende una strada misteriosa che richiama molto una delle serie tv che ritengo tra le migliori in assoluto, che evito di svelare. Nonostante questo, il film riesce comunque ad avere una propria valenza. Quindi seppur non sia molto originale, la sua elaborazione adattata ad un contesto diverso è molto affascinante ed efficace. Non avevo la minima idea di cosa trattasse, ma sapevo solamente fosse un thriller, invece… Una bella sorpresa!  Voto 7  

Taken - Io vi troverò (2008)

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C heccé ne dicano i puristi, questo action è assolutamente rispettabile ed anche divertente. Il suo confezionamento rispecchia tutto quello che deve avere un film di puro intrattenimento: attori giusti, scrittura semplice ed efficace, riprese mai scontate e scene d’azione dignitose. Non eccelle nei contenuti, ma il suo lavoro lo fa egregiamente.  Voto 6,5

Influencer (2022)

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Si seguono le gesta di un’imbrogliona che ruba le identità di influencer in giro per il mondo. Un thriller soporifero che manca di mordente. Attori sconosciuti e poco fotogenici. Prevedibile all’inverosimile. Film pessimo riempi catalogo.  Voto 5  

Limbo (2021)

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I n Asia sanno come si gira un noir. Questa volta tocca alla Cina con il talentuoso regista Soi Cheang. Casualmente scovo questo poliziesco, ritmi elevati e vertiginosi, girato in un bianco e nero suggestivo quasi indispensabile per l’ambientazione del film. Una caccia all’uomo nei sobborghi di Shangai, dove cataste infinite di immondizia creano un sotto mondo sporco e ruvido dove si muovono indisturbati i derelitti della società. Due poliziotti molto diversi tra loro, alle prese con i propri fantasmi del passato, si aggrappano alla vita e danno l’anima nelle ricerche del killer con una foga esasperante. Un magnifico attore come Ka-Tung Lam, riempie le scene con un pathos ed una bellezza espressiva disarmante. Veramente un bel film.  Voto 7,5  

Bone Tomahawk (2015)

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N on poteva mancare il rewatch dell’opera prima di S. Craigh Zahler. Un western atipico visto lo sviluppo della storia fuori da qualsiasi canone. Un epopea on the road di quattro gentiluomini alla ricerca di una donna rapita da una tribù indiana alquanto strana e particolare. Non si risparmiano scene raccapriccianti ma coerenti con lo svolgimento, quasi come voler regalare un realismo che rafforzi una credibilità che confermi gli intenti dei personaggi. Dialoghi serrati, fuori contesto ma arguti, accompagnano il viaggio dei protagonisti a stemperare quanto di più assurdo e drammatico si ritroveranno davanti. Un film molto originale per il genere, quasi un western-horror. Ma che geniaccio questo Zahler.   Voto 7,5

Blink Twice (2024)

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M a come si può? Hai tra le mani un ottimo script, un'idea per niente banale e quando devi affondare il colpo ti ritrai? Non va bene cara Zoë Kravitz! Il film inizia in modo molto interessante, prende una piega promettente ma sfocia floscio in un finale che accenna penosamente senza osare come dovrebbe. Sembra come se abbiano apposta "tagliato" le scene più cruenti a favore di una resa mainstream. Dei tagli repentini, con le cesoie, rendono il film indeciso, balbettante e codardo. Peccato, perché raccontare un trauma in questa modalità narrativa risulta molto sfizioso. Però devo ammettere che la regista è molto promettente se questo è il risultato di un'opera prima. Gli attori viaggiano alla grande, la struttura, anche se maneggiata in modo altalenante, regge bene. Alla fine la pagnotta se la porta a casa. Voto 6

Brawl in Cell Block 99 (2017)

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E d ecco puntuale il secondo dei soli tre film del particolarissimo regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, compositore, factotum dei suoi lavori, S. Craig Zahler. Come si fa a non amarlo? Come si fa a non ammirare i suoi personaggi! Anche il peggiore, il più becero, cattivo ed insulso, diventa l’accattivante complice di un ingranaggio quasi perfetto. Questi sono i film di Zahler, meccanismi sincronizzati che pulsano di barbarie al servizio di una  narrazione genuina e concretamente ironica. In questo film si assiste alla sfortunata corsa contro il tempo di un gigante tutto d’un pezzo alle prese con la viltà umana e con la sprezzante vita di strada fatta di droga e violenza. Grandissimo Vince Vaughn nel suo ruolo perfetto, atipico per il suo trascorso attoriale, ma grandiosamente indimenticabile. Finalmente qualcuno che reinventa, anche accarezzando Tarantino, ma rielabora, stravolge e plasma. A mia enorme goduria. Questo è S. Craig Zahler.  Voto 8

Les Chambres Rouges (2024)

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U na giovane modella, fredda, gelida, imperturbabile, assiste ogni giorno al processo del momento, un processo ad un presunto serial killer, un maniaco, che adescava bambine per usarle in snuff movies venduti poi nel dark web. Niente di eclatante, di emozionante se non nell'inaspettato finale. Un film che si basa sulla prospettiva, sugli sguardi, sulla visione delle immagini che diventano quasi necessità morbosa per un desiderio di morte che serve a sentirsi vivi. Si segue il processo con quell'andamento lento, cinico, dove si fatica ad accettarne le procedure formali visto l'orrore trattato. Diventa anche esso voyeurismo, necessario ai fini del processo, ma maniacale ed ossisivo per altri. Ottimo film. Molto ma molto soddisfatto. Voto 7  

Trust (2010)

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M i tocca rivedere TRUST del 2010, un film banalotto che tratta invece di un tema molto delicato. La storia è quella di un’adolescente che tramite una chat è vittima di adescamento da parte di un adulto. Il film, diversamente da come il manifesto vuole fare intendere è incentrata sui rapporti e la fiducia sia in ambito sociale che familiare. Non c’è nulla di poliziesco o di suspance, ma si focalizza  sulla descrizione di un dramma e delle sue nefaste conseguenze. Credo che l’intento sia quello anche di metterci in guardia, ma trovo che lo fa in modo sempliciotto. Voto 5,5

Exhuma (2024)

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I l campione di incassi in Corea è un horror? Vediamolo! Una storia di “nuovi” ghostbusters buddisti e filosofici, ma attuali ed al passo con i tempi, che si imbattono in una maledizione che colpisce una famiglia facoltosa. Tra demoni e lotte di folclore si sviluppa il film a metafora sull’identità storica coreana rispetto al periodo di occupazione giapponese. Bisogna dire che effettivamente è un bel lavoro ma ho sofferto per tante cose. Non basta il grandissimo Choi Min-sik come protagonista, ma neanche gli altri comprimari, bravissimi e modernamente stereotipati. Prima di tutto si avverte tanto la distanza culturale con allusioni che si fatica a comprendere, ma è nello svolgimento che mi trova dubbioso. Sembra come se ci sia un’incertezza nella strada da prendere togliendo quel poco di coerenza scenica che serve a sostenere positivamente l’attenzione. Mettiamoci pure che dura più di due ore e la voglia diventa quella di arrivare presto alla fine. Peccato, rimane un buon blockbuster c...

The Substance (2024)

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Premio come migliore sceneggiatura a Cannes, la regia di Coralie Fargeat apprezzatissima per il suo precedente REVENGE, Demi Moore che promette “battaglia”: c’è tutto per non farsi sfuggire il film. Una commedia horror molto sopra le righe. Sembra di assistere ad un incubo del quale se ne farebbe volentieri a meno. La storia racconta l’improbabile parabola discendente di un vecchia star che fatica ad accettare il passare degli anni e che decide di “agire” in un modo molto poco convenzionale. Scene surreali a tinte horror si susseguono in un incessante sequela di bizzarrie che prendono il controllo del film ed anche della protagonista stessa, ma anche dello spettatore che si ritrova imbambolato e rapito come quando si è attratti da quel tipo di bruttezza alla quale non si riesce a distogliere lo sguardo. Ne esce fuori un monito contro questa esagerazione alla chirurgia estetica, sul trono dell’attuale mania dilagante. Mi ha divertito da morire ma anche visivamente e piacevolmente disgus...

Dragged Across Concrete (2018)

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M a che bellezza! Uno di quei film che mi rimettono in pace con la settima arte. Uno di quei film che vorrei riscoprire ogni mese. Uno di quei film che desidero ritrovare sempre. Un po’ Tarantino, un pò Kaurismaki. Lo sò, è un binomio che stona, ma ci sta. Mettiamoci pure un filo di brutalità cruda e spiccia ed il piatto è servito. Un crime sui generis con i tempi dilatati infarciti da dialoghi comuni e situazioni cinicamente reali, accompagna vari personaggi che si intrecciano con intenti sporchi e loschi pronti a deflagrare con una suspance graduale verso il sublime. Ma quanto mi piace questo regista, ricordo di aver apprezzato tantissimo i due suoi lavori precedenti che vado presto a recuperare. Bravo S. Craig Zahler, ti prego, rimani coerente al tuo cinema, non cedere.  Voto 7,5