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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Confidenza (2024)

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Come può un segreto intimo confessato al proprio partner influenzare tutta una vita? Questo è il pretesto per descrivere e forse raccontare la mediocrità dell’uomo moderno, attento a mostrarsi per quello che non è, nascondendo le proprie brutture ma vivendo con una continua lotta interiore. Devo dire che è un film molto stimolante perché riesce a creare una suspance fatta di congetture e supposizioni che oltre a deviarti continuamente fanno pensare e riflettere. Mi sono veramente intrippato. Complimemti al regista Daniele Luchetti ed al sempre bravissimo Elio Germano.  Voto 6,5  

Indiana Jones e il quadrante del destino (2024)

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N on dovevo vederlo! Avendo saltato il capitolo precedente non aveva senso. Eppure l’ho iniziato ed anche finito! Un “filmone” come solo l’industria americana sa fare. Fa molta tenerezza vedere Harrison Ford così anziano interpretare ancora un avventuriero che corre, salta e lotta. Un film che tuttavia ha un buon ritmo ma che si contorce nel nostalgico e frana inesorabile nel piattume più trendy del momento. Confesso che il mistero nella trama è stata l’unica cosa che mi ha fatto arrivare alla fine, ma oltre a questo sinassiste ad un mero prodotto commerciale senza anima, anzi, senza vergogna.   Voto 5,5

A History Of Violence (2005)

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Ogni tanto mi viene quella voglia di un cult che rivedrei di continuo, come in questo caso. Un film di un David Cronenberg basico ed essenziale, lontano dalle turbe che mi crea spesso, ma qui magnificamente perfetto e lineare in una “storia di violenza” pura e cruda senza fronzoli. Tutto funziona alla grande con degli attori fantastici, dove spicca come non mai Maria Bello. Questo film, per me, rasenta la perfezione. E lo rivedrei ancora adesso.  Voto 7,5  

Luther - Stagione 1

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M a come è possibile non aver ancora visto la serie Luther? Ho rimediato, molto in ritardo, naturalmente iniziando dalla prima stagione che scorre via liscia liscia. Che carisma e che adrenalina! Ogni episodio è avvincente ma anche inquietante, e la storia che avvolge il protagonista rimane così intrigante da prendere strade tanto  imprevedibili da lasciarmi con il fiato sospeso. Sembra di assitere ad una partita di scacchi che mixa il dramma con il thriller psicologico. Notevole. Passo subito alla seconda stagione.  Voto 8

The Final Girls (2015)

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E così, di punto in bianco, spunta sto filmetto senza pretese ma che è una vera chicca. Sulla scia degli slasher anni ‘80, voracemente fa suo il genere e ci gioca alla grande con un twist sorprendente e tutto da godere. Diventa egregiamente un horror parodia con quella piccola dose di sentimentalismo che avvalora la trama senza smielamenti inutili. Il film si diverte a prendersi gioco del genere, ma lo fa con grande rispetto ed un pizzico di maestria.  Leggevo in giro che è diventato un piccolo cult, ed hanno proprio ragione, se lo merita alla grande.  Voto 6,5

The Sandman - Stagione 1 (2023)

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  Q uesta prima stagione di The Sandman è quasi un sogno di meraviglia e incubo. Che bello poi il personaggio di Morfeo il Signore dei Sogni reso egregiamente con quella malinconia gotica, direi, quasi Emo. Visivamente è di altissimo livello con scene pazzesche che sembrano frutto di un budget illimitato. Ma non è che invece hanno fatto un patto con Lucifero? (spoiler: Lucifero c’è, ed è favolosamente azzeccato). Una narrazione profonda ma anche leggermente altezzosa, con personaggi sarcastici ed intrecci tra mitologia e quotidiano che ti cattura in pieno. Tutto frutto di quel genio chiamato  Neil Gaiman, autore e sceneggiatore del fumetto omonimo, che riesce a trascinarti nel regno dei sogni dal quale difficilmente vorresti svegliarti. Che bel prodotto.  Voto 8

Il sesto senso (1999)

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P er riscattare la deludente visione dell’ultimo film di Shyamalan, decido per il rewatch del suo cavallo di battaglia che non ho più rivisto dal lontano 1999, IL SESTO SENSO. E 25 anni dopo posso dire che… sono cambiato! Il problema allora credo sia mio. Ho enfatizzato il film per anni, quando poi ora mi sembra che si riduce tutto ad un twist finale intorno al quale gira una storia lenta e melensa, con pochissimi e banalotti momenti di paura. La fattura è ottima, bravissimo il bambino, bravissima la Colette, una costruzione scenica importante, ma anche un’ora e quaranta minuti scassa maroni con quella faccia da pesce lesso di Bruce Willis, che ci tengo a precisare, adoro comunque in altri panni più action. Penso di aver idealizzato troppo questo film e di essermi fatto trasportare dall’entusiasmo di massa di quegli anni. Me lo ricordavo come un film da 8,5 oggi nel 2024 mi sento di dargli giusto un 7 striminzito. Sarà il caso di recuperare gli altri “capolavori” di Shyamalan? Non è ch

Trap (2024)

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F orse sarò io, ma i film di Shyamalan ultimamente mi annoiano da morire e mi lasciano un senso di vuoto. Specialmente poi quando come in questo Trap, il regista si prende sul serio giocando con stili alla Hitchcock e De Palma in modo, a mio avviso, pretenziosamente sciatto. Questo è uno di quei film che soffrono di una messa in scena tiepida e ammiccante che mi risulta quasi finta nella sua resa, come se fossi partecipe alle riprese del film stesso, snaturalizzandomi la visione. Veramente una brutta sensazione. Mi spiace ma ancora una volta M. Night Shyamalan mi ha deluso.  Voto 5

Them - Stagione 1 (2021)

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D a questa serie ne esco frastornato e dubbioso. Se ne parlava tanto bene che mi sono fatto forza vista la mia titubanza. Ambientata nell’America degli anni ‘50, la storia ruota attorno ad una famiglia afroamericana che a seguito di una tragedia si trasferisce a Los Angeles, in un quartiere prevalentemente bianco. Quindi oltre a dover combattere i propri fantasmi dovranno lottare anche contro il razzismo imperante di quel periodo. Tutto molto ben confezionato ed anche intrigante, ma dieci episodi sono veramente troppi! Non sono riuscito a trovare un legame emotivo con i personaggi, le cui sofferenze sono troppo ripetitive e senza un’evoluzione coinvolgente. Ho retto tutti gli episodi sempre con la speranza di qualcosa di memorabile, ma scemando inesorabilmente mi è rimasta impressa solo una scena, che peraltro poco prima avevo desiderato e previsto. La seconda stagione credo proprio che non mi avrà.  Voto 7  

Destroyer (2018)

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C ome poliziesco non sarebbe neanche male, qualche problema di montaggio e venti minuti in meno avrebbero giovato. Una bella trama di autodistruzione e redenzione che a tratti è anche sviluppata egregiamente. Ma il problema principale si chiama Nicole Kidman. Ammetto, è una mia debolezza o forse un pregio, dipende. Ma questo propinarci di continuo un’attrice che non muove più un muscolo facciale e che in questo film viene coperta di makeup per una maggiore credibilità del personaggio, per me, invece, tocca le alte vette del ridicolo: per due ore ho avuto la sensazione di seguire una mummia con parrucca copri-fronte di porcellana, che vaga incessante in una Los Angeles decadente e polverosa.  Fastidiosa all’inverosimile.  Mio limite. Me ne scuso.  Il film merita comunque la sufficienza.  Voto 6

Longlegs (2024)

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U n incubo senza via di scampo. Vive, permane e si rigenera. Non solo per le immagini in sé, dove spicca un irriconoscibile Nicolas Cage, ma anche per un’amalgama tra stile retró ed atmosfere fredde, statiche ed estatiche per amanti del genere. Dalle prime scene ti cattura, ogni tanto ti lascia ma subito ti raggiunge. Un capolavoro? Non esageriamo, ma sicuramente difficile da dimenticare.  Voto 7,5