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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Red rose (2022)

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D alla trama sembrava interessante. Prodotto prettamente per adolescenti, pretende di creare suspance ma dilungando le scene clou sprofonda nella tedia. Prolisso e poco attendibile. Attori mediocri e dall’aspetto fastidioso. Come adulto mi sento un po’ preso in giro, infatti potevo risparmiarmelo. Voto 6 #redrose  

Inside man (2006)

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A ltra notte insonne ed altro capolavoro! Di nuovo uno di quei film che non riesco a smettere di guardare. Perfetto prodotto d’intrattenimento con velate gesta autoriali di Spike Lee mai esagerate ma a disposizione di una ottima e classica messa in scena. Godimento plurimo. Voto 7,5 #SpikeLee #InsideMan  

Seven (1995)

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G irando svogliato i canali tv mi imbatto in Seven… e non riesco a mollarlo! Veramente uno dei migliori thriller polizieschi di tutti i tempi. Come potevo abbandonare? Forse sarà la sesta/settima visione, ma non stanca mai. Un buon inizio di weekend. Voto 8,5 #seven #DavidFincher #MorganFreeman #bradpitt

Infinity Pool (2023)

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U n film del genere non poteva che essere generato da un Cronenberg. Infatti il figlio di quel genio di David, Brandon, riesce ad incutermi quell’angoscia di “famiglia” sovraccarica anche di fastidio. Meno viscerale del padre ma efficacemente interessante pur nella sua immaturità artistica. Una coppia in vacanza in un resort extra lusso di un paese orientale, viene travolta da un vero e proprio incubo. E qui mi fermo. Disturbante e lisergico, non è propriamente un film per tutti, non facile da vivere e tantomeno da digerire. Questo Cronenberg si discosta dal padre nella sua ricerca narrativa, ma promette proprio bene. Voto 6,5 #infinitypool #brandoncronenberg #AlexanderSkarsgard

The Covenant (2023)

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G randissimo film di Guy Ritchie. Una storia ambientata poco prima che gli americani abbandonassero l’Afghanistan. Una spietata realtà irreale che hanno dovuto sopportare i militari e la popolazione in balia entrambi dei Talebani. Una regia impeccabile di grande maturità, dove il regista accarezza quel suo stile pulp per immergersi alla grande in una direzione classica ma mai banale. Scene di guerra molto coinvolgenti e fredde come la tensione che comunica gelidamente qualsiasi situazione al limite. Applausi. Voto 7,5 #GuyRitchiesTheCovenant  

Sisu (2023)

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F ollia allo stato puro, grandioso! Come non amare un film del genere? Un’esagerazione dietro l’altra che ti trasporta per sei capitoli, dove un cercatore d’oro della Lapponia si imbatte in un gruppo di nazisti in ritirata durante la fine della seconda guerra mondiale. Uno di quei film che doveva essere fatto così, forzatamente assurdo e godibile come pochi. Carneficine, spappolamenti, botte e bombe.  Divertimento assicurato. Voto 7 #sisu  

Air (2023)

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C osa c’è stato sotto sotto per far accettare la Nike al giovanissimo Michael Jordan? Praticamente nulla, solo l’intuizione e basta. Il film è riuscito, ma non si discosta molto dalle solite narrazioni che esaltano le gesta dei soliti epici “ammericani”. Diciamo che Jordan ha salvato la Nike che ha salvato se stessa con Jordan… Voto 6 #airjordan

Il primo giorno della mia vita (2023)

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P aolo Genovese insiste sulla scia del suo precedente The Place, creando qualcosa che rimanda, non del tutto, quindi balbettando, si trascina a fatica per quasi due ore con avvenimenti che stancano anche se fossero stati resi più brevi. Qualche dialogo soffre troppo una scrittura “legata” alla necessità momentanea di spiegazione risultando alquanto artefatto. Un lavoro che non mi ha proprio convinto. Voto 6 #IlPrimoGiornoDellaMiaVita #PaoloGenovese  

Settembre (2022)

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Q uando la scrittura è intelligente, i personaggi adorabili, gli attori bravissimi, la regia semplice ed efficace, le situazioni spiritose, le scene frizzanti e sottili, ecco Settembre, film di Giulia Louise Steigerwalt. Una commedia fine ed ironica che mi ha fatto veramente divertire. Mettiamoci poi che molte scene sono state girate dietro casa mia, ma questo non c’entra nulla… Tutti gli attori e dico veramente tutti, sono perfetti nei loro ruoli, complimenti al direttore del casting. Non a caso poi, per il ruolo interpretato in questo film Barbara Ronchi ha vinto il David di Donatello come migliore attrice protagonista. Deliziosa. Proprio una chicca questo film, una ventata di positività e tenerezza con quell’ironia che adoro perché molto simile alla mia. Consigliatissimo per contrastare i momenti tristi. Voto 7 #settembre #BarbaraRonchi #FabrizioBentivoglio  

Le otto montagne (2022)

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  T ra i pochi film italiani visti quest’anno, sicuramente questo è il più bello. Una storia forte e dolce sulla vera amicizia. Anche se l’ambientazione montana è magnifica, rimane in disparte di fronte a questo rapporto fra due personaggi molto diversi tra loro ma molto uniti, di quell’unione candida e visceralmente pura. Una regia fantastica che riesce a soffermarsi con rispetto e riguardo vicino alla storia proprio come il rapporto dei protagonisti, interpretati dai bravissimi Luca Marinelli e Alessandro Borghi, quest’ultimo superlativo. Un vero viaggio di vita che ci permette di soffermarci a pensare, riflettere e aiutare forse a comprendere un poco la natura dell’uomo. D’altronde solo un film così potevo aspettarmi dal regista belga Felix van Groeningen autore del magnifico Alabama Monroe. Voto 7,5 #leottomontagne

Night Sky (2022)

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C ome un’ottima idea venga sprecata e sfruttata malissimo. Un vero peccato, perché le premesse c’erano tutte. Due anziani custodiscono un piccolo segreto da anni, una stanza sotto terra che li trasporta in un pianeta sconosciuto. Invece di calcare la mano sulla fantascienza lo fanno sulle lungaggini inutili di situazioni e comprimari poco interessanti. Tutto si regge sui due grandiosi protagonisti, Sissy Spacek e J. K. Simmons, che rendono alla grande il rapporto dei due coniugi, ma la serie non va oltre, accennando, senza minimamente stuzzicare il mistero, allungando un brodo purtroppo già insipido come la regia scolastica e moscia. Sembra poi che non ci sarà una seconda stagione e questo mi infastidisce perché sono rimaste troppe situazioni in sospeso. Un vero peccato. Voto 6,5 #nightsky #sissyspacek #JKSimmons  

Il mio nome è vendetta (2022)

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U n film che non decolla mai, piatto, scontato, prevedibile, ma girato come un buon film di genere. Infatti “come”, perché risulta un puro esercizio di stile per il regista, senza però avere stile. Scene viste e riviste ma apprezzo l’impegno, la voglia di fare un action in Italia comincia a crescere e spero che ce ne siano sempre di migliori. Alessandro Gassmann regge molto bene il suo personaggio anche se a volte sembra che il broncio incattivito sia tatuato sul viso, ma funziona e non stona come invece il solito personaggio di Remo Girone. Si vede che sono andati sul sicuro, senza voler azzardare, andare un po’ oltre. Tutto fila via liscio lungo binari ben saldi ma che avrei preferito più colorati e tortuosi. Voto 5,5 #ilmionomeèvendetta #AlessandroGassmann  

Mother / Android (2021)

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U n film di fantascienza, in ambito post-apocalittico che però racconta una maternità e la lotta alla sopravvivenza ed alla separazione. Metafora? Mha! Non regge proprio. Girato in modo molto minimale, con riprese strette a cogliere gli animi dei protagonisti, non riesce ad essere credibile riducendo gli avvenimenti a situazioni troppo isolate. Non riesce proprio ad “essere”, toccando i generi in modo troppo accennato. Qualche scena è anche girata bene ma si rimane comunque così, a chiedersi il perché, senza trovare risposte. Un film vacuo. Voto 5

Granchio Nero (2022)

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N oomi Rapace eroica come non mai in questo film di guerra svedese ambientato in un futuro prossimo. Una missione suicida per un gruppo di soldati che devono attraversare il mare ghiacciato con i pattini per portare un carico top secret che farà terminare il conflitto. Ambientazione veramente suggestiva fa da sfondo alle “pattinate” sui ghiacci ed a ottime scene di combattimento. C’è spazio anche per un bel twist in un finale allungato un po’ troppo. Venti minuti in meno sarebbe stato meglio. Comunque un film di altissimo intrattenimento. Bravi. Voto 6,5 #granchionero #NoomiRapace  

Il signore delle formiche (2022)

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U n’ottima narrazione dell’assurda vicenda tutta italiana, di falso perbenismo e mentalità ottusa, accaduta negli anni ‘60 all’intellettuale comunista e omosessuale Aldo Braibanti accusato e poi condannato per plagio nei confronti del suo compagno. Un orrore per la nostra coscienza, ma un’ignoranza ancora viva che purtroppo, anche se relegata nelle retrovie, continua a serpeggiare in sordina, ma che viene ultimamente ancora riesumata ed usata come colpa, mostrando tutta l’arretratezza di questa recente e “nuova” società. Il film l’ho trovato un po’ caotico ed indeciso nella prima parte dove non è chiaro il ritmo e l’impronta degli eventi, ma si riprende dopo fino alla bellissima scena finale. Nulla da eccepire sulla bravura dei soliti Lo Cascio e Germani, peccato però che per gli altri personaggi si sia deciso per giovani attori inesperti che conferiscono autenticità ma creano un distacco a volte fastidioso. Un appunto a Sara Serraiocco, che adoro, brava, spontanea e bella, ma che per...

AKA (2023)

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A ction francese di buona qualità. Tutto un po’ buttato così, con personaggi banali e schiavi del ruolo. Un Eric Cantona sempre più a suo agio come villain. Poi, un eroe “ammazza tutti”, killer spietato ma difensore dei bambini e questo non guasta mai. Buon intrattenimento e niente più. Voto 6,5 #AKA  

Last Sentinel (2023)

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I n un futuro dove le acque hanno sommerso quasi per intero il pianeta, c’è una base militare in mezzo al mare, fuori da tutto e lontano da tutto, dove quattro soldati attendono invano l’arrivo delle scorte. Non male per niente questo film, fatto con pochi mezzi, con una scrittura notevole ed attori navigati diretti egregiamente da Tanel Toom, un giovane regista estone da tenere d’occhio. Mi piace la fantascienza concettuale, quella dove è la storia che incide nel genere e non gli arzigogoli visivamente futuristici. Molto soddisfatto. Voto 6,5 #LastSentinel #taneltoom  

Lo strangolatore di Boston (2023)

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M i piacciono quei film che raccontano il gran lavoro che c’è dietro la ricerca di un killer. Qui si vuole omaggiare anche le prime giornaliste donne che riuscirono a svelare le incompetenze della polizia nel cercare il famoso strangolatore di Boston oltre a far luce sull’identificazione dell’assassino. Un bel film che non aggiunge nulla alla mia “crescita” cinematografica ma appaga la voglia di mistero ed intrighi che ultimamente è riaffiorata. Voto 6,5 #lostrangolatorediboston  

Bussano alla porta (2023)

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S tavolta Shyamalan non ne esce proprio male. Forse non è uno dei suoi lavori più riusciti ma almeno consente di essere ricordato. Lascia, come ultimamente accade, il suo marchio di fabbrica, il colpo di scena, per una linearità che ormai è nelle sue corde. Peccato che vista la modesta trama, poi, il risultato sembri un episodio di Ai Confini Della Realtà troppo lungo. Di certo un film del genere nelle mani di qualcun altro poteva prendere ben altre strade più granguignolesche. Almeno questo. Voto 6 #BussanoAllaPorta #BussanoAllaPortaIlFilm #MNightShyamalan  

Grazie ragazzi (2023)

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  U n Antonio Albanese bravo, posato, recitativamente clinico che purtroppo non si trasforma ma rimane stazionariamente se stesso. La storia poteva essere interessante, un attore in difficoltà mette in scena Aspettando Godot con dei carcerati. Sicuramente gli attori sono azzeccati per i ruoli ma troppo al limite della macchietta, purtroppo. Alcune trovate poi calcano troppo la mano su situazioni che comfermano la strada intrapresa dal regista, intuita dalla prima scena, ma che speravo non proseguisse. Invece con un po’ di retorica e un po’ di buonismo il film non coinvolge e non emoziona quando deve, risultando proprio nei momenti topici troppo leggerino. Voto 6 #grazieragazzi #antonioalbanese

The plane (2023)

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S olito action americano dove gli ammericani sono i più fighi, i più forti, i più intelligenti, gli eroi del mondo moderno. Filmettino d’intrattenimento, ma proprio ino ino. Voto 6  

65 - Fuga dalla Terra (2023)

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E cco quel filmetto di fantascienza dove i cliché la fanno da padrone e dove tutto accade intuendo facilmente il proseguimento. Ma è confezionato così bene che nonostante tutto…mi ha soddisfatto. C’è una cosa però che stride molto, su milioni di anni, i nostri eroi dovevano proprio atterrare in quel pianeta ed in QUEL momento? Fa un po’ ridere. Ma ci sta. Voto 6 #65FugadallaTerra  

The Morning Show (2019)

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S ulla scia del movimento #metoo ecco questa serie che personalmente pensavo meno interessante del solito, ma che invece pone degli spunti per una profonda riflessione da parte di noi maschietti allupati. Una visione dalla parte di chi ha il compito di informare la gente come il programma televisivo mattutino che dà il titolo alla serie. Una Jennifer Aniston abbastanza credibile ed un sempre magnifico Steve Carell. Forse mi fermo a questa prima stagione.. Voto 7,5 #TheMorningShow #SteveCarell #JenniferAniston  

Scream VI (2023)

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A ncora riescono ad essere originali! Sarà che l’efferatezza del tipico slasher movie mi appaga molto, sarà che il killer è sempre reso un po’ impacciato, sarà che i personaggi sono tutti strambi e simpatici. A me questo Scream è piaciuto. Non è per niente male per essere un sesto capitolo. Voto 6,5 #ScreamVI