Il mio nome è vendetta (2022)

Un film che non decolla mai, piatto, scontato, prevedibile, ma girato come un buon film di genere. Infatti “come”, perché risulta un puro esercizio di stile per il regista, senza però avere stile. Scene viste e riviste ma apprezzo l’impegno, la voglia di fare un action in Italia comincia a crescere e spero che ce ne siano sempre di migliori. Alessandro Gassmann regge molto bene il suo personaggio anche se a volte sembra che il broncio incattivito sia tatuato sul viso, ma funziona e non stona come invece il solito personaggio di Remo Girone. Si vede che sono andati sul sicuro, senza voler azzardare, andare un po’ oltre. Tutto fila via liscio lungo binari ben saldi ma che avrei preferito più colorati e tortuosi.
Voto 5,5

 

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