Il signore delle formiche (2022)

Un’ottima narrazione dell’assurda vicenda tutta italiana, di falso perbenismo e mentalità ottusa, accaduta negli anni ‘60 all’intellettuale comunista e omosessuale Aldo Braibanti accusato e poi condannato per plagio nei confronti del suo compagno. Un orrore per la nostra coscienza, ma un’ignoranza ancora viva che purtroppo, anche se relegata nelle retrovie, continua a serpeggiare in sordina, ma che viene ultimamente ancora riesumata ed usata come colpa, mostrando tutta l’arretratezza di questa recente e “nuova” società. Il film l’ho trovato un po’ caotico ed indeciso nella prima parte dove non è chiaro il ritmo e l’impronta degli eventi, ma si riprende dopo fino alla bellissima scena finale. Nulla da eccepire sulla bravura dei soliti Lo Cascio e Germani, peccato però che per gli altri personaggi si sia deciso per giovani attori inesperti che conferiscono autenticità ma creano un distacco a volte fastidioso. Un appunto a Sara Serraiocco, che adoro, brava, spontanea e bella, ma che per il poco controllo sugli occhi a volte risulta poco “vera”.
Film da vedere assolutamente.
Voto 6,5

 

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