Dream scenario (2023)

Solo Nicolas Cage poteva rendere così divinamente un personaggio del genere. Questo è uno di quei film che nel marasma dei lavori dell’attore, spicca proprio anche per la sua bravura. Vista la trama, c’era il pericolo di una resa disastrosa, con una caduta rovinosa nella macchietta. Invece grazie ad una scrittura fine e mai scontata, ecco di nuovo il nostro infaticabile guerriero rendere giustizia agli intenti narrativi. Quasi un film “denuncia” su questa attualissima rincorsa alla facile popolarità, sotto forma di una commedia di fantasia, geniale, garbata e spassosissima, dove non si cade mai nel ridicolo ma che quando dovrebbe invece fa riflettere svincolandosi a dovere. Sembrerebbe che il tema sulla fama sia molto caro al regista norvegese Kristoffer Borgli, visto che già è stato trattato nel suo precedente lavoro Sick Of Myself, apprezzatissimo dalla critica, che corro a recuperare. Nicolas Cage, qui, è grandioso.

 

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