Rotting in the sun (2023)

Alla ricerca dell’amico scomparso. Questo è l’intento della storia, ma non è proprio così, c’è di più, molto di più. Una ricerca di noi stessi che porta inevitabilmente a non trovare nulla, intenti ormai a votarsi per i social, a mostrarsi di continuo, rendendo quella fittizia notorietà un velo del reale nostro squallore. Ed è proprio questo squallore, esteriore e nel contempo intimo, che diventa il protagonista dei nostri giorni e del film. Una metafora neanche tanto velata della nullità e dell’effimera importanza dell’ormai “vita social”. Un film molto ardito e sgarbatamente sfacciato, peraltro girato alla grandissima, che sembra come volerci svegliare, ma che invece non regala alcuna speranza. Tutto è così superficiale e non ce ne rendiamo più conto. Devo recuperare assolutamente i film precedenti di Sebastián Silva, il regista cileno che qui, oltre a dirigere, interpreta anche se stesso. Splendida sorpresa made in Mexico.
Voto 7,5

 

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