The Old Oak (2023)

I film di Ken Loach sono come episodi di Report, monologhi di Ascanio Celestini, canzoni di Giorgio Gaber. Trasudano di verità scomode, di verità risapute ma tenute in disparte, di quelle verità di cui ne faresti a meno ma che inevitabilmente ci appartengono. Questo Old Oak racconta l’importanza della comunità, della convivenza tra culture diverse, del potere che ha l’incontro e la condivisione, di tutti quei valori e quelle azioni che stanno cercando di farci odiare per l’interesse economico e sociale di pochi. Forse non uno dei lavori migliori di Loach, non c’è quella forza dirompente di un tempo, ma il regista usando la dignità e la compostezza della comunità Siriana rappresentata nel film, riesce comunque a darci una vera e propria lezione che ci meritiamo tutti a causa del disinteresse per il bene della nostra collettività.

 

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