Non amo particolarmente il cinema di Aki Kaurismaki, ma ne riconosco la valenza. In questo suo ultimo lavoro c’è tutto il suo inconfondibile stile fatto di essenzialità visive e recitative ed una scrittura ironicamente pungente. Il film mi ha deliziato nella sua costruzione scenica ma troppo poco nella sostanza che fatico spesso a digerire. Osannato dalla critica, io invece lo trovo un po’ indietro rispetto alla cinquina candidata agli oscar come miglior film straniero.
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